Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden venerdì ha esortato il Congresso ad “agire senza ulteriori indugi” dopo i “massicci bombardamenti” in Ucraina, mentre i negoziati rimangono in fase di stallo sull'approvazione di un massiccio pacchetto di aiuti per Kiev.
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“A meno che il Congresso non intraprenda azioni urgenti nel nuovo anno, non saremo in grado di continuare a inviare all'Ucraina armi e sistemi di difesa aerea di cui c'è assoluto bisogno per proteggere il suo popolo”, ha avvertito il leader in un comunicato stampa.
Mosca ha lanciato venerdì mattina una vasta serie di attacchi missilistici e droni su diverse città dell’Ucraina, inclusa la capitale Kiev, uccidendo almeno 18 persone e ferendone altre 132, secondo le autorità ucraine.
Joe Biden ha sottolineato che “di fronte a questo brutale attacco, l’Ucraina ha schierato i sistemi di difesa aerea forniti dagli Stati Uniti e dai suoi alleati”.
“Non possiamo deludere l’Ucraina”, ha detto, esortando il Congresso ad “agire senza ulteriori indugi”.
I funzionari eletti repubblicani e democratici stanno ancora negoziando l’approvazione del pacchetto di 61 miliardi di dollari voluto dal presidente Joe Biden e dal suo omologo ucraino, Volodymyr Zelensky.
Ma a quasi due anni dall’inizio della guerra – e con il Congresso che ha già stanziato più di 110 miliardi di dollari – i repubblicani, in particolare, stanno iniziando a trovare il conto troppo alto.
Collegano il loro sostegno a questa nuova circostanza a un radicale inasprimento della politica di immigrazione degli Stati Uniti, una questione sulla quale continuano i negoziati.
Nel frattempo, mercoledì gli Stati Uniti hanno rilasciato l’ultimo lotto di aiuti militari disponibili per l’Ucraina.
La Casa Bianca ha anche riferito che c'è stata una telefonata tra il consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan e il suo omologo polacco, Jacek Siwira, riguardante un missile russo entrato nello spazio aereo di questo stato membro della NATO.
L’esecutivo americano ha confermato che “il presidente Biden sta seguendo da vicino la questione”.
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