L’Italia, spesso menzionata dai media per la sua storia con la mafia e la criminalità organizzata, è stata testimone di un importante passo avanti nella lotta contro questo crimine. La fine della corsa di due figure emblematiche della criminalità italiana avviene in circostanze tanto inaspettate quanto ordinarie. Nel primo caso, Gaetano Angrisano, 31 anni, noto latitante condannato a dieci anni di dietro le sbarre per traffico di droga, è stato catturato durante una festa. Membro di un influente clan di Scampia, periferia di Napoli, Angrisano era un vero e proprio “fantasma” per le autorità, essendo riuscito a sfuggirle per un anno e mezzo. La sua cattura, che è stata riportata da Partita di Parigisi è svolto in un contesto domestico e festoso, in netto contrasto con la sua reputazione di criminalità ed elusività.
Nel frattempo, a diversi chilometri di distanza, nella piccola cittadina costiera di Torvaianica, a sud di Roma, si stava svolgendo un’altra scena altrettanto straordinaria. Un uomo di 52 anni, di cui non è stato diffuso il nome ma noto per il suo importante ruolo nella criminalità organizzata salentina, è stato arrestato mentre faceva la spesa casualmente in un supermercato. Questo mafioso, condannato a novembre per associazione mafiosa e traffico di armi e droga, è stato sorpreso dalle autorità nel bel mezzo di un atto banale, dimostrando che anche i criminali più incalliti non sono al sicuro dalla giustizia.
Arresti spettacolari: una doppia rete che l'Italia ricorderà
Il primo arresto è avvenuto a Napoli, culla storica della mafia italiana. Gaetano Angrisano, membro influente di un clan di Scampia, era considerato dalle autorità un “fantasma”, che sfuggiva costantemente alla loro presa. Tuttavia, la sua presenza a una festa in una zona di edilizia popolare segnò la fine del suo peregrinare. L'intervento di 250 agenti di polizia, strategicamente schierati attorno all'edificio, ha permesso di intercettare Angrisano in un momento di inaspettata vulnerabilità: subito dopo aver tagliato la torta di compleanno.
Nello stesso momento, nella cittadina costiera di Torvaianica, a sud di Roma, si stava svolgendo una scena quasi comica. Un mafioso di 52 anni, noto per le sue attività criminali nel Salento, è stato arrestato mentre faceva la spesa in un supermercato. Questo momento di vita quotidiana, banale per i più, divenne per lui la scena della sua rovina.
Questi arresti dimostrano non solo la tenacia delle forze dell’ordine italiane, ma anche la loro capacità di utilizzare elementi di sorpresa e furtività per catturare criminali altrimenti sfuggenti. L'approccio tattico nel caso di Angrisano prevedeva un'intensa sorveglianza, un'attenta pianificazione e un perfetto coordinamento tra i vari agenti coinvolti. Per il mafioso 52enne, sono state l'ampia copertura e l'attenzione ai dettagli che hanno permesso alle autorità di localizzarlo in un posto così inaspettato come un supermercato.
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