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Mourinho non si ferma mai ed esaspera

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Emmanuel LANGELLIER, Media365: pubblicato giovedì 7 dicembre 2023 alle 22:54

José Mourinho continua a suscitare polemiche in Italia. Già molto attivo fin dall’esordio, il tecnico portoghese è arrivato a un punto in cui è profondamente esasperato.

In Italia l’Inter, capolista dopo 14 giornate, sta correndo bene e proverà a recuperare il titolo ceduto la scorsa stagione al Napoli e al vicino Milan nel 2022, mentre la Juventus Torino è a due lunghezze di distanza e il Milan retrocede a 6 unità. La Roma è 4a, molto indietro (11 punti) ma è riuscita a rimontare bene in classifica negli ultimi tempi grazie soprattutto a Romelu Lukaku e Paulo Dybala, le sue due stelle. Imbattuta dalla sconfitta contro l’Inter (0-1) del 29 ottobre, resta su 3 vittorie e un pareggio nel derby “sul” campo della Lazio (0-0).

Mourinho critica certi giocatori come Aouar

In Serie A si continua a parlare tanto di José Mourinho. Alla guida del La Louve dal 2021, il tecnico portoghese è, come sappiamo, molto attivo. Su tutti i piani. Ma in questa stagione forse non lo è mai stato tanto. L’ex tecnico di Porto, Inter, Chelsea, Real Madrid e Manchester United non smette mai di creare polemiche in tutte le direzioni e ama sentirsi solo contro tutti. Spesso critico nei confronti dei suoi giocatori, senza dubbio per “pungerli” come ha fatto ad esempio con Karim Benzema al Real, ha criticato “alcuni” elementi dopo il pareggio subito in campo dal Servette Genève (1-1) in Europa League. “Alcuni dei miei giocatori avevano un pessimo atteggiamento. Il loro gioco era stereotipato e non hanno mostrato motivazioni, anche se molti di loro non hanno esperienza in Coppa dei Campioni. È un peccato, ma i diretti interessati hanno perso l’occasione”, ha detto il portoghese, prendendo di mira in particolare Houssem Aouar, ex lionese.

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E poi, sabato scorso, alla vigilia della trasferta di Sassuolo (dove la Roma ha vinto (2-1) con decisioni arbitrali a proprio favore), José Mourinho ha attaccato il direttore di gara e Domenico Berardi, giocatore dei neroverdi. Dopo l’incontro, lo Speciale è andato a parlare con i giornalisti in… portoghese. “Il mio italiano non è abbastanza forte per esprimere certi concetti. Quando sabato parlavo di stabilità emotiva, parlavo di una qualità presente nella vita di tutti i giorni e necessaria nel calcio per essere ad altissimo livello”, ha detto il tecnico che ha fatto infuriare ancora di più in Italia. La scorsa stagione, Raffaele Palladino, allenatore del Monza, disse di “non aver mai visto una panchina così protestante” come quella della Roma. Mourinho ha avuto 6 espulsioni dal suo ritorno in Italia, per un totale di 24 espulsioni compreso l’organico, a fine ottobre. Nella Roma dove i tifosi lo adorano, il “Mou” continua a essere intoccabile.

“Tutti sanno come funziona e diventa un po’ noioso”

“Sarà il gladiatore della Roma, ma un allenatore di questo livello, che ha vinto tutto, mi sembra prigioniero della sua etichetta. Vuole andarsene. Ma lasciamolo andare se è diventato così”, ha detto Luca Calamai, giornalista de La Gazzetta dello Sport. “È semplicemente che nessuno si lascia più ingannare. Tutti sanno come funziona e diventa un po’ noioso. Attacca tutti, continuamente, anche il suo gruppo. Ha sempre bisogno di un avversario, di un osso da rosicchiare», confida un altro giornalista italiano a Eurosport parlando di questo sacro Mourinho che sicuramente darà un altro spettacolo a bordo campo, domenica sera all’Olimpico contro la Fiorentina.

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