Il governo italiano, riunito in Consiglio dei ministri martedì sera, 5 dicembre, ha adottato il disegno di legge – che ratifica l’accordo di collaborazione – sull’immigrazione tra Italia e Albania, in cui due centri, quello per l’identificazione dei migranti e l’altro destinato alla loro detenzione, sarà realizzato entro giugno 2024. Sono stati aggiunti dettagli sui termini di applicazione dell’accordo e sulla copertura finanziaria.
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Con il nostro corrispondente da Roma, Anne Le Nir
Ora sappiamo qualcosa in più sull’accordo tra Italia e Albania, presentato a novembre e aspramente criticato dall’opposizione. Solo i migranti intercettati dalle navi militari italiane in acque internazionali potranno essere trasferiti direttamente al centro di identificazione che sarà installato nel porto di Shengjin.
Il testo stabilisce le modalità per i colloqui tra i migranti – che saranno collocati nel centro di detenzione di Gjader – e il loro avvocato. Si svolgeranno tramite collegamento video. Idem per le udienze dei magistrati di Roma che dovranno pronunciarsi sui ricorsi presentati dai migranti.
Tutti i costi di gestione, stimati in 200 milioni di euro l’anno, saranno a carico dell’Italia. Il testo specifica che la durata della detenzione in Albania non dovrà superare i 18 mesi e che, a termine, la capacità di accoglienza sarà di 3.000 migranti al mese. Il disegno di legge sarà sottoposto all’esame e all’approvazione del Parlamento entro la fine di dicembre.
Il numero totale dei migranti sbarcati in Italia tra il 1° gennaio e il 5 dicembre: 152.882 rispetto ai 95.758 dello stesso periodo del 2022.
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