sabato, Novembre 23, 2024
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La collaborazione tra donne aiuta a colmare il divario di genere nella scienza del ghiaccio di base

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Saggio in prospettiva Pubblicato in Scienze naturali della terra Affronta l’annosa questione della rappresentazione di genere nella scienza, con particolare attenzione al campo della scienza del ghiaccio di base. Il lavoro precedente ha dimostrato che, nonostante i progressi verso l’uguaglianza di genere negli ultimi 50 anni, le donne rimangono largamente sottorappresentate nella disciplina della geoscienza e ricevono sproporzionatamente meno opportunità di riconoscimento, come conferenze su invito, premi e nomination. Questa mancanza di opportunità può avere effetti negativi a lungo termine sulla carriera delle donne. Per aiutare ad affrontare questi persistenti divari di genere, lo studio valuta i modelli nelle pubblicazioni delle donne in glaciologia di base negli ultimi 50 anni. Lo studio è stato co-diretto da Bess Kaufman del Colby College, USA, e Matthew Osman dell’Università di Cambridge, Regno Unito, e coautori di Alison Criscitiello e Sophia Guest, entrambe dell’Università di Alberta, Canada.

Per valutare le relazioni tra genere, tasso di pubblicazione e influenza delle reti di coautori, lo studio valuta un set di dati globale completo di abstract rappresentativi del lavoro pubblicato in glaciologia di base che si estende dal 1969 al 2021 in questa disciplina storicamente dominata dagli uomini. L’articolo di Perspective mostra che il divario di genere ipotizzato in glaciologia è diminuito da circa il 10:90% tra donne e uomini negli anni ’70 a circa il 30:70% negli ultimi dieci anni. In contrasto con il lavoro precedente in ambito scientifico, gli autori hanno scoperto che le reti di coautori donne e uomini sono rimaste le stesse dimensioni e sono state citate in modo simile nel tempo. Questo risultato potrebbe riflettere l’alto grado di cooperazione internazionale e i grandi team di collaborazione tipici nel campo della glaciologia di base.

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È importante sottolineare che la composizione di genere dei coautori differiva significativamente tra uomini e donne. Studi condotti da donne. Sorprendentemente, negli ultimi dieci anni, gli studi condotti da donne hanno avuto in media il 20% in più di coautori rispetto agli studi condotti da uomini, una differenza che si è rivelata maggiore nei decenni precedenti. Inoltre, dall’inizio degli anni 2000, l’analisi mostra che le donne hanno sovraperformato di circa l’8% rispetto alla loro quota stimata all’interno della comunità di Ice Heart in termini di pubblicazione di articoli di primo autore. La nuova analisi di Kaufman, Osman, Criscitiello e Just suggerisce che sono soprattutto le donne senior a motivare la partecipazione delle donne all’editoria e che la collaborazione tra donne può aiutare a colmare i divari di genere nella scienza.

-Il presente comunicato stampa è stato precedentemente presentato Università dell’Alberta

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