Dopo un anno di governo senza risultati concreti sul fronte del contrasto all’immigrazione clandestina, Giorgia Meloni prova a prendere in mano questa spinosa questione. Ha appena firmato a Roma un protocollo d’intesa con il suo omologo albanese, Edi Rama. Ciò prevede l’installazione in Albania di due centri di detenzione per i migranti, soccorsi nel Mediterraneo, ai fini delle procedure di richiesta di asilo o di rimpatrio.
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Con il nostro corrispondente da Roma, Anne Le Nir
L’ottima intesa mostrata a Roma tra il premier Giorgia Meloni e il suo omologo albanese, Edi Rama, dovrebbe quindi consentire di alleggerire il peso dei migranti in Italia.
Secondo l’accordo siglato a Palazzo Chigi, sede del governo, a trasferirsi in Albania saranno quelli soccorsi dalle navi italiane. Ad eccezione dei più vulnerabili, comprese le donne incinte.
Due centri cosiddetti “di accoglienza” saranno costruiti a spese dell’Italia e saranno sotto la sua giurisdizione per le procedure di richiesta di asilo o di rimpatrio. Dovrebbero essere operativi dalla prossima primavera e in grado di gestire un flusso annuo di 36mila migranti.
Edi Rama ha così ottenuto da Giorgia Meloni un sostegno ancora più forte per l’adesione dell’Albania all’Unione Europea, sapendo che questo paese balcanico è stato ufficialmente riconosciuto come candidato dal giugno 2014. La principale forza di opposizione, il Partito Democratico, ha subito reagito definendo questo accordo come “ errore pericoloso “.
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