Martedì un tribunale russo ha respinto il ricorso contro la detenzione della giornalista russo-americana Alsou Kurmasheva, accusata di non essersi registrata come “agente straniero”.
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La signora Kurmasheva e il suo avvocato hanno chiesto che la misura restrittiva fosse modificata dalla detenzione agli arresti domiciliari. La Corte ha respinto il ricorso”.
Alsou Kurmasheva è uno dei due giornalisti americani arrestati in Russia quest’anno. Il primo era un giornalista del Wall Street Journal Ivan Gershkovitch, arrestato a marzo con l’accusa di “spionaggio”.È un’accusa che lui e il suo datore di lavoro respingono con forza.
La signora Kurmasheva, che lavora per Radio Free Europe/Radio Liberty (RFE/RL), finanziata dagli Stati Uniti, è stata arrestata a Kazan, la capitale della Repubblica del Tatarstan.
La giornalista, che vive abitualmente a Praga con il marito e le due figlie adolescenti, era andata in Russia a causa di una “emergenza familiare” il 20 maggio, ma non poteva partire perché i suoi passaporti americano e russo erano stati confiscati.
La scorsa settimana un tribunale russo ha deciso di trattenerla in custodia cautelare almeno fino al 5 dicembre con l’accusa di non essersi registrata come “agente straniero”, un crimine che potrebbe comportare una pena fino a cinque anni di carcere.
Il suo datore di lavoro ha chiesto il suo rilascio immediato.
Gruppi per i diritti umani affermano che il suo arresto segna un nuovo inizio nella campagna russa contro i media indipendenti, che si è intensificata drammaticamente dall’attacco russo in Ucraina del febbraio 2022.
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