Martedì la polizia italiana ha annunciato l’arresto a Milano di due uomini sospettati di finanziare l’organizzazione dello Stato Islamico (IS) e di diffondere propaganda jihadista.
I due uomini, un egiziano e un italiano di origine egiziana, sono sospettati di “partecipazione, associazione e istigazione a commettere un reato con finalità di terrorismo”, ha detto la polizia.
I due uomini sono stati arrestati all’alba nel capoluogo lombardo, nel nord Italia.
Secondo una dichiarazione del procuratore di Milano Marcello Viola, gli indagati erano “estremamente attivi nella propaganda e nel proselitismo online per conto dell’Isis”, un’organizzazione alla quale avevano giurato fedeltà.
Secondo l’agenzia AGI, avrebbero inviato denaro alle vedove dei combattenti dell’Isis e ad un membro dell’Isis.
Il vice primo ministro italiano Antonio Tajani martedì ha accolto con favore l’arresto di “due militanti dell’Isis”, difendendo una “linea dura contro il terrorismo”.
L’agenzia AGI precisa che questi arresti non hanno alcun legame con l’attentato di lunedì sera a Bruxelles durante il quale sono rimasti uccisi due svedesi. Il presunto colpevole è stato ferito a morte durante il suo arresto da parte della polizia martedì mattina nella capitale belga, ha detto all’AFP un portavoce della procura federale.
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