Il Ministero federale della difesa e la sua direttrice Viola Amherd hanno spesso utilizzato questo argomento: l’acquisto di 36 aerei da caccia F-35A darebbe un mandato alle aziende svizzere. È stato negoziato il 60% del valore e il valore delle operazioni di compensazione ammonta a circa 2,9 miliardi di franchi. Il produttore americano Lockheed Martin ne sarà responsabile fino al 2034. Il primo premio, un premio molto ambito, dovrebbe essere distribuito al 65% nella Svizzera tedesca, al 30% nella Svizzera francese e al 5% nella Svizzera italiana.
Ma il malcontento cresce. A ovest del fiume Sarin, alcuni politici e industriali temono che la loro quota passi loro sotto il naso. La società federale ROAEG punta infatti ad acquisire mandati importanti, anche se la sua sede è nella Svizzera tedesca. Oltre alla manutenzione dei 36 aerei dell’Esercito svizzero, cosa già nota, intende aggiungere altri progetti. Si parla di assemblare quattro velivoli e anche, cosa meno nota, di allestire un centro per effettuare la manutenzione degli aerei F-35A di altri eserciti europei, hanno detto diversi addetti ai lavori. I segnali finora inviati mostrano che Ruag concentrerà i lavori sull’F-35A nei cantoni di lingua tedesca.
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