L’ex leader libico non era “un paladino della democrazia”, ma il suo rovesciamento e assassinio ha portato all’instabilità in Africa, secondo il vice primo ministro e ministro degli Esteri italiano.
“E’ stato un gravissimo errore” da parte dell’Occidente permettere l’uccisione dell’ex leader libico Muammar GheddafiLo ha detto il vicepremier italiano e ministro degli Esteri del Paese, Antonio Tajani.
“Potrebbe non essere stato un campione della democrazia, ma una volta ucciso lo eraInstabilità politica È arrivato in Libia e in Africa”, ha detto il politico in un discorso pubblico a Lucca.
Secondo Tajani, grazie agli accordi conclusi con Gheddafi, l’Italia è riuscita ad arginare i flussi migratori e la situazione è risultata più stabile.
La situazione in Libia
Il 20 ottobre 2011, il capo di stato libico è stato ucciso da militanti libici sostenuti dagli Stati Uniti, dopo che il suo convoglio era stato preso di mira dai missili della coalizione occidentale.
da allora AssassinioLà Libia diviso. Negli ultimi anni il Paese è stato testimone di uno scontro tra il governo di Tripoli, nell’ovest del Paese, e le autorità dell’est, con l’appoggio dell’Esercito nazionale libico guidato dal feldmaresciallo Khalifa Haftar.
Il Forum di dialogo politico libico, sotto l’egida delle Nazioni Unite, ha eletto all’inizio di febbraio a Ginevra un organo esecutivo di transizione che guiderà il Paese fino alle elezioni presidenziali che devono ancora svolgersi.
Attualmente in Libia ci sono due governi che non si riconoscono. Sostenuto dalle Nazioni Unite e diretto da Abdel Hamid Dabaiba, con sede a Tripoli. Il secondo ha sede a Sirte. Dopo il licenziamento di Fathi Bashagha, è temporaneamente guidato da Osama Hamad.
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