“Shoah” di Claude Lanzmann è stata iscritta nel registro della Memoria del mondo dell’UNESCO, che mira a proteggere il patrimonio documentario in tutto il mondo, ha annunciato venerdì in Contact l’Associazione Claude e Felix Lanzmann (ACFL).
“+Shoah+ entra così a far parte del patrimonio cinematografico di Memory of the World, degli archivi dei fratelli Lumière, di +Metropolis+ di Fritz Lang, di +Los Olvidados+ di Luis Buñuel e di tutti i Bergman”, afferma l’associazione in un comunicato che accoglie la “statura unica di questo capolavoro.” arte tra arte e storia.
La nomina di questo “monumento cinematografico” è stata proposta “congiuntamente” dalle Commissioni nazionali francese e tedesca per l’UNESCO, come “un potente simbolo dell’amicizia franco-tedesca per la quale Claude Lanzmann lavora dal 1947”. Fu trasferito dall’ACFL in Francia e dal Museo Ebraico di Berlino in Germania.
Con questa registrazione, l’associazione “conta sull’UNESCO per poter espandere il suo lavoro su scala globale”.
Il film “Olocausto” è entrato nella storia del cinema con la sua durata (9:30), la sua forma (senza foto d’archivio) e il suo scopo: raccontare l'”indicibile”, lo sterminio sistematico degli ebrei da parte dei nazisti. Comprendere che è stata un’avventura di lunga durata poiché la preparazione e le riprese si sono svolte dal 1974 al 1981 e il montaggio ha richiesto quasi 5 anni.
Migliaia di articoli, monografie e discussioni sono state dedicate a questo pluripremiato documentario, in particolare Cesar Emeritus nel 1986, visto da decine di milioni di telespettatori in tutto il mondo e insegnato nelle scuole.
Questo documentario presentava il termine “Olocausto” – che compare nella Bibbia e significa “annientamento” in ebraico – che da allora è diventato familiare in Europa.
L’annuncio della sua inclusione nel registro UNESCO Memory of the World arriva nel giorno in cui viene proiettato a Cannes “Area of Interest” di Jonathan Glazer (in concorso), che mostra l’understatement dell’orrore con l’immagine di un ufficiale nazista che assapora i piaceri della vita. Nella sua casa vicino ad Auschwitz.
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