Mercoledì scorso, la giustizia italiana ha annunciato l’arresto di 61 sospetti membri di bande calabresi per reati che vanno dalla frode all’estorsione ai danni dei produttori di cipolle calabresi.
Questa operazione di polizia si è concentrata su vari clan della ‘Ndrangheta, la mafia più potente d’Italia, con sede in Calabria, la regione impoverita di fronte alla punta della scarpa.
I pm di Catanzaro hanno dichiarato in un comunicato che l’indagine ha preso di mira 167 persone, di cui 33 in carcere, sospettate di coinvolgimento in attività criminali nella provincia di Vibo Valentia Calabria.
Centinaia di membri e collaboratori della ‘Ndrangheta, alcuni dei quali sono stati l’obiettivo di questa operazione, sono già accusati di un “massimo processo” in corso.
Hanno aggiunto che l’indagine ha evidenziato i diversi interessi commerciali della mafia e la sua capacità di coltivare rapporti con politici “colletti bianchi” e funzionari governativi.
Secondo i pm, tra i vari reati della ‘Ndrangheta rientrano non solo il traffico di stupefacenti e la detenzione di armi, ma anche l’acquisto di voti, l’ingerenza negli appalti pubblici, la frode ai centri per migranti o l’estorsione di denaro a imprese del settore turistico.
La ‘Ndrangheta opera in più di 40 paesi in tutto e la sua notevole influenza sull’economia calabrese ne ha reso difficile l’eliminazione, soprattutto a causa della ricchezza che ha accumulato attraverso le sue attività criminali.
Secondo la Procura della Repubblica di Catanzaro, mercoledì sono stati resi noti i mafiosi presi di mira dall’operazione, che sono riusciti ad infiltrarsi nel sistema sanitario pubblico della città di Vibo Valentia per ottenere la gestione degli appalti di ristorazione degli ospedali.
Una delle truffe ha coinvolto la Direzione Generale per l’Accoglienza dei Migranti, con la ‘Ndrangheta che ha presentato fatture per servizi inesistenti. Altro esempio: all’interno dell’amministrazione comunale, un funzionario pubblico ha “adeguato” i risultati di un concorso finalizzato alla copertura di una carica pubblica per consentire la nomina di un dirigente vicino alla mafia.
Anche i produttori della famosa cipolla rossa di Tropea, molto apprezzata in Italia, hanno subito estorsioni, così come le aziende turistiche operanti lungo la costa calabrese.
L’operazione di mercoledì ha rivelato conteggi oltre a Calabria e Lazio (regione Roma) e diverse regioni del nord: Lombardia, Piemonte e Veneto.
La maggior parte dei poliziotti europei in Francia ha una vasta operazione nella ndrangheta, con 132 persone nel continente, dove Brésil e au Panama hanno traffici di drogue e d’armes soup, d’argent plan e d’armes.
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