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in Italia come in Francia gli addetti ai lavori sono preoccupati

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Il tunnel del Monte Bianco, che collega la Francia all’Italia, sarà chiuso dal 4 settembre al 18 dicembre 2023 per pesanti lavori di ristrutturazione che proseguiranno negli anni successivi. Le conseguenze economiche di queste chiusure preoccupano gli attori e i professionisti del territorio.

Il traforo del Monte Bianco sta per beneficiare di grandi lavori. “Abbiamo fatto la scelta di realizzare lavori più importanti, più consistenti per dare una seconda vita a questo tunnel.“, aveva informato Grégory Schwarshaupt, vicedirettore della società ATMB ad AFP.

Infatti, l’opera, lunga 11,6 chilometri, che collega la Francia all’Italia, sarà chiusa dal 4 settembre al 18 dicembre 2023, vale a dire una durata di 15 settimane. Un’altra chiusura è prevista anche per il 2024 e questo dovrebbe consentire la riparazione della volta oltre il 10% della lunghezza totale del tunnel. Successivamente, dovrebbe essere sviluppato un programma per rinnovare il restante 90% delle strutture negli anni successivi.



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Il tunnel del Monte Bianco, che collega la Francia all’Italia, sarà chiuso dal 4 settembre al 18 dicembre 2023 per pesanti lavori di ristrutturazione che proseguiranno negli anni successivi. Le conseguenze economiche di queste chiusure preoccupano gli attori e i professionisti del territorio.



©Ingrid Pernet-Duparc, Serge Worreth e Magali Baza / FTV.

Avevamo vissuto una lunga e secca chiusura dopo l’incendio ed era difficile conviverci.“. A Chamonix, alcuni professionisti relativizzano. “Sicuramente ci dà fastidio“, confida Henri Payot-Pertin, commerciante, “ma cade comunque in un momento in cui i flussi turistici sono attenuati“.

Eppure i turisti italiani rappresentano”una vasta clientela turistica” secondo Nicolas Durochat, direttore dell’ufficio turistico. “Non bisogna trascurare il peso delle seconde case. Abbiamo 45.000 posti letto freddi dedicati alle seconde case“nella comunità.

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In Valle d’Aosta, a Courmayeur (un comune italiano situato a una ventina di chilometri da Chamonix), Anny Magnin è preoccupata. Dal 1976, i dipendenti della sua azienda di accessori per la cucina attraversano regolarmente il traforo del Monte Bianco, con una rete di clienti fidelizzati oltre confine. “Questo rappresenta ancora il 20% della nostra clientela.“, specifica il professionista. Le prossime chiusure di questo asse principale tra Francia e Italia sono quindi una cattiva notizia:”Girare intorno al (col du) Gran San Bernardo, in inverno, con la neve, è un grosso problema per noi“.

Mediamente ogni giorno il Traforo del Monte Bianco è percorso da 1.700 mezzi pesanti e 3.600 auto (con punte di 6.000 nel mese di agosto).

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