Come vedono il mondo gli scienziati e come sono in grado di rappresentarselo da soli? Quale forma di immaginazione prendono in prestito? Di quale forma di fantasia parlare?
Il ruolo dei sogni e dell’immaginazione
Etienne Klein :”Se pensiamo solo con la logica, entriamo in una specie di circolo vizioso. E per avere idee, devi prendere l’ombra. Quindi, per un fisico, specialmente per i grandi creatori della fisica moderna come Galileo e pochi altri, consiste nel fare quelli che vengono chiamati esperimenti mentali o esperimenti mentali, cioè porre domande come cosa accadrebbe se … (.. .) “Tendiamo a considerare la scienza come una fredda bestia capace di espellere l’immaginazione, presentata come malizia che turba la mente e macchia le migliori intenzioni. Tuttavia, la realtà è completamente diversa. L’immaginazione è una specie di fuoco che viene ad aprire nuove strade.
A Etienne Guess, “Ci sono infatti due mondi. C’è il mondo concreto e il mondo astratto in cui spesso opera il matematico. E questa interazione tra questi due mondi ha una grande ricchezza. (…) Prendiamo ad esempio un pallone da calcio o un uovo , come preferisci. Osservando la Natura, che sia un uovo o un pallone da calcio, possiamo fare domande e poi alimentare il puro pensiero matematico.”
“Bandiera del cancello”
Etienne Klein Esamina l’influenza del filosofo Michel Serres sul suo lavoro e il suo concetto di “scienza ponte”:È un’espressione che dobbiamo a Michel Serres, che praticava la scienza ponte tra le cosiddette scienze dure e le discipline umanistiche, con l’idea che le scoperte degli scienziati in determinate situazioni dovrebbero modificare filosoficamente il modo in cui pensiamo a determinate questioni. (…]Devi specializzarti per essere qualificato. Poi ci sono confini che sono completamente artificiali e puoi attraversarli senza nemmeno accorgerti che ci sono punti doganali all’interfaccia tra due regioni, per esempio. E mi sembra che quando sei un fisico o quando sei un matematico, segui il tuo pensiero che a volte va oltre la tua specializzazione senza rendertene veramente conto.”
Etienne Jess Aggiungere: “Vorremmo che questi portali fossero presenti nell’istruzione nazionale. Ad esempio, prima Etienne parlava del tempo dei filosofi e del tempo degli scienziati. Perché non ne parliamo al corso di filosofia dell’ultimo anno? Le lezioni finali di filosofia hanno una parte chiamata tempo e parlano di filosofi ma non di Einstein…”.
“Appassionato di alcol. Piantagrane. Introverso. Studente. Amante dei social media. Ninja del web. Fan del bacon. Lettore”.