Il raccapricciante omicidio della moglie di un editore di un giornale locale nel nord dell’India è stato risolto grazie a un pappagallo che ha denunciato l’assassino, 9 anni dopo il fatto.
Il caso risale al 2014 quando il giornalista trovò la moglie accoltellata più volte dai sospettati che inflisse la stessa sorte anche al cane di famiglia, prima che sparisse con denaro e gioielli, sotto gli occhi dell’uccello, riporta India Today.
Incuriosito dal comportamento del pappagallo, il marito della vittima iniziò a elencare ad alta voce i possibili sospetti, e l’uccello dalle piume colorate che non aveva parlato dalla tragedia riacquistò immediatamente la parola quando sentì il nome di suo nipote, Ashu.
Questa reazione, anche se non è di per sé una prova fisica, mette la polizia su un buon corso di indagine, dopo aver riprovato l’esperimento che porta allo stesso risultato: Ashu ritorna meccanicamente alla bocca del pappagallo.
Durante un muscoloso interrogatorio, il 36enne ha finito per confessare l’omicidio della zia, commesso con un complice, recentemente condannato dal tribunale all’ergastolo, dopo 9 anni di fatti, in un processo tenutosi dopo il morte della vedova e del suo pappagallo.
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