Un tribunale di Mosca ha affermato che la difesa del giornalista americano Ivan Gershkovich, arrestato in Russia la scorsa settimana con l’accusa di “spionaggio” che respinge, ha fatto appello lunedì contro il suo arresto.
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Una portavoce del tribunale di Mosca a Lefortovo ha dichiarato: “Lo stesso avvocato (ufficialmente nominato) che ha rappresentato Gershkovich durante il suo arresto ha presentato ricorso”.
Ha aggiunto: “La data della sessione per l’appello contro l’arresto sarà annunciata questa settimana”, osservando che la richiesta sarà esaminata da un altro tribunale di livello superiore.
Ivan Gershkovich, corrispondente del più prestigioso quotidiano americano in Russia giornale di Wall Street E un ex giornalista dell’AFP a Mosca, è stato posto in custodia cautelare giovedì scorso almeno fino al 29 maggio.
È stato arrestato a Ekaterinburg (Ural) dal Servizio di sicurezza federale (Fsb), che lo ha accusato di “spionaggio”.
IL giornale di Wall Street Il giornalista, rispettato dai suoi colleghi per la sua inclusività, ha negato le accuse.
Venerdì il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha chiesto il rilascio del giornalista e la Casa Bianca ha definito “ridicole” le accuse di spionaggio.
Il suo arresto avviene nel contesto della crescente repressione in Russia contro la stampa dopo l’attacco all’Ucraina, che ha portato a forti tensioni nei rapporti tra Mosca e Washington.
Segue uno scambio avvenuto a dicembre tra la star del basket americana Brittney Grenier, detenuta in Russia, e il trafficante d’armi russo Viktor Bout, imprigionato negli Stati Uniti.
Washington ha ripetutamente accusato Mosca di detenere arbitrariamente americani per usarli come merce di scambio e per recuperare i russi detenuti negli Stati Uniti.
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