I laziali mettono a segno un bel colpo nella battaglia per la Champions League mettendo il Louve (5°) a cinque punti di distacco e scavalcando i nerazzurri (3°) che hanno perso fiducia, battuti tre volte in quattro partite.
Come contro il Sassuolo (3-4) una settimana prima, la Roma si è affossata con le due ammonizioni ricevute in 32 minuti da Roger Ibanez, già sfortunato eroe del derby all’andata con un grosso errore che aveva regalato la vittoria alla Lazio con lo stesso punteggio (1-0).
Il derby finora chiuso e mosso ma relativamente equilibrato, si è poi complicato per la squadra di José Mourinho, squalificata. Il portiere giallorosso Rui Patricio ha ritardato i tempi ma non ha potuto nulla sul cross perfetto di Mattia Zaccagni (65′), autore di nove reti, tanto quanto Ciro Immobile, reduce dall’infortunio e rimasto in panchina.
“Quando vinci queste partite, guadagni fiducia. La classifica ci permetterà di guardare avanti”, ha esultato a DAZN il marcatore di giornata.
Rabiot traghettatore
L’Inter doveva quindi vincere per mantenere il secondo posto. Ma si è scontrata con una Juventus ben organizzata ed è stata intrappolata da un cross di Filip Kostic (23′), servito da Adrien Rabiot. Un gol convalidato dopo quattro minuti di analisi del VAR per possibili mani di Rabiot e Vlahovic.
“E’ un gol inaccettabile, è troppo grave quello che è successo”, ha inveito l’allenatore degli interni Simone Inzaghi, convinto che il francese si sia aiutato.
La Juve mantiene i suoi sogni di una folle ascesa nella Top-4 nonostante la penalizzazione di quindici punti per frode contabile. I bianconeri (7°) sono a soli sette punti dal quarto posto, qualificato per la C1 e occupato dal Milan, battuto sabato a Udine (3-1).
Questo nuovo passo falso degli interisti avvantaggia anche il Napoli, il cui materasso di vantaggio si ispessisce ancora a 19 punti, a undici giornate dalla fine. Se il ricorso della Juve contro il suo rigore non dovesse andare a buon fine, il Napoli ha solo cinque partite da vincere per assicurarsi il titolo.
E’ comunque solo questione di tempo vista la forma ancora mostrata dal Napoli, quattro giorni dopo aver convalidato il suo posto ai quarti di Champions League ai danni dell’Eintracht Francoforte (3-0).
Già due volte marcatore contro i tedeschi, Victor Osimhen ha piazzato due colpi di testa vincenti, il primo per aprire le marcature da calcio d’angolo (9°), il secondo per il 3-0 dalla ripresa (51°).
21 gol per Osimhen
L’attaccante, la cui mascherina protettiva è diventata un accessorio alla moda tra i tifosi napoletani, ha consolidato il suo posto di leader nella classifica marcatori con 21 reti.
L’ex Lillois ha ringraziato le migliaia di tifosi napoletani accorsi a Torino per la ripresa dei viaggi dei tifosi dopo una sospensione di due mesi imposta dalle autorità dopo che gli “ultras” di Napoli e Roma avevano provocato il caos su un’autostrada italiana all’inizio di Gennaio.
“Ci credono da anni (nello scudetto, ndr), nessuno lo merita più dei tifosi del Napoli”, ha lanciato l’attaccante napoletano, che avanza a media gol a partita nel 2023.
A curare le sue statistiche ci ha pensato anche l’amico Khvicha Kvaratskhelia con un gol, il suo 12°, dal dischetto (35°) e un assist, il suo 10° (miglior passante), sul quarto gol firmato Tanguy Ndombélé (68°).
In fondo alla classifica, la Sampdoria, lanterna rossa prima di questa giornata, ha mantenuto le sue speranze di mantenimento dominando un altro Hellas Verona retrocesso (18esimo) grazie in particolare alla doppietta di Manolo Gabbiadini (3-1).
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