Nel saluto all’associazione “Assifero”, che riunisce istituzioni italiane e straniere dedite alla promozione della persona e all’economia solidale, il Papa ribadisce che una società solida si costruisce sulla simpatia e sulla vicinanza alle persone emarginate.
Alessandro de Carolis – Città del Vaticano
L’Associazione Italiana delle Fondazioni e degli Enti di Beneficenza (Assifero) rivendica sul proprio sito di promuovere “Un sistema di beneficenza strategico ed efficace per lo sviluppo umano e sostenibile.. L’attività è iniziata 20 anni fa sulla base di “Chiaramente un approccio di ispirazione cristiana»Il Papa ha accolto questa mattina il Vaticano durante il suo ricevimento con i membri dell’istituzione.
Segui gli attributi di Dio
Il papa ha elogiato il lavoro in sinergia e nei vari settori delle istituzioni private, presenti in Italia e all’estero, unite in Acevero per la promozione della persona e per contribuire a “Sviluppare modelli sociali ed economici sani e unificati”.Nota Francois. lui vedeFondazione di beneficenza “inclusiva”.
Nel suo discorso, il Papa ha chiesto ai membri dell’Assemblea di prestare particolare attenzione nei loro programmi a tre valori:Importante»: promuovere il bene integrale della persona; ascoltare le comunità; vicinanza ai più piccoli. Francesco ricorda loro che la vicinanza, insieme alla misericordia e alla tenerezza, sono tra gli attributi di Dio.
Diversi individui, territorio, quest’ultimo
riguardo a “Promozione del bene comune delle persone”Il papa ricorda che gli aiuti materiali dovrebbero mirare a liberare i loro destinatari per renderli “Campioni della loro crescita e dello sviluppo delle loro capacità e talenti, sia a livello individuale che comunitarioPer quanto riguarda“Ascoltare le comunità”è molto importante essere opera di Assifero “Non si limita ad aiuti sporadici, ma getta i semi del futuro dove vivono le persone”Come pensa Francois. Li invita ad essere umili nell’ascolto, che permetterà loro di “Essere portavoce delle esigenze delle istituzioni pubbliche più deboli”.. Infine, il Papa li invita a prendersi cura dei più deboli ea manifestare vicinanza.Fino alla fineE il papa dovrebbe citare un proverbio che dice:Una catena è forte quanto il suo anello più debole.
François ha concluso che stare vicino a questi ultimi, inchinarsi alle loro ferite e prendersi cura dei loro bisogni è gettare buone basi per costruire società unite e solide, per un mondo migliore e un futuro di pace.
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