martedì, Novembre 19, 2024
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Recensione film: 7 donne (2022, Netflix) – recensioni di serie e film, notizie

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7 Donne // Scritto da Alessandro Genovese. Con Margherita Buy, Diana Del Bufalo e Sabrina Impacciatore.

Mi sono sempre piaciuti i piccoli film teatrali come 7 Women. Troviamo qui, ad esempio, ciò che ha reso 8 Women Power di François Ozon ma senza il talento della regia o della scrittura. Una rilettura della famosa pièce 8 Women non funziona, forse perché l’opera è così francese nella struttura che sarebbe stato difficile farne una versione diversa. Così Alessandro Genovesi si accontenta di copiare e incollare e anche le attrici o esagerano o sottorappresentano quanto già realizzato nella gemma di un film che è di François Ozon. Anche con sette personaggi, 7 Women è noioso e fa fatica a dare vita al suo meccanismo narrativo quando prende il sopravvento. I giochi verbali tra i personaggi femminili avrebbero potuto creare qualcosa di nuovo, soprattutto dando un tocco di originalità all’insieme, ma gli italiani non sono così dotati come quelli con le alterazioni.

Quando il capofamiglia viene assassinato, sette donne, tutte con oscure intenzioni, si ritrovano intrappolate in una villa con un omicidio che deve essere risolto.

Tuttavia, l’atmosfera chiusa dell’opera di Robert Thomas è bella e molto presente. C’è necessariamente una persona scomparsa poiché ce n’erano otto nella commedia originale, ma con sette diversi personaggi femminili, 7 Women avrebbe potuto davvero creare momenti potenti e memorabili. Anche nel ripetere ciò che è stato fatto in passato. È uscito a dicembre 2021 nelle sale cinematografiche in Italia, quindi 7 Women è disponibile per noi direttamente su Netflix. Non necessariamente una cosa negativa in quanto non c’era abbastanza da portare sul grande schermo. Così Alessandro Genovese ha voluto liberarsi dal film di François Ozon togliendo una delle donne e apportando alcune piccole modifiche. In 7 donne, la tata e la domestica costituiscono la stessa persona. E si passa dagli anni Cinquanta in Francia agli anni Trenta in Italia. Tutto ciò avrebbe potuto portare la sua parte di originalità di ogni tipo, ma non è proprio così. La recitazione è buona e avrebbe potuto rendere qualcosa di memorabile, ma non lo è. Vergogna.

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Voto: 3/10. Insomma, il film di François Ozon è difficile da eguagliare.

Disponibile su Netflix

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