E venerdì, a Washington, ho fotografato un aereo che ha interrotto l’atterraggio ed è decollato per riprendere meglio la manovra.
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Quello che spiega Dominique Daoust, pilota e comandante, è che “Per i comuni mortali è impressionante vedere un aereo tornare indietro in quel modo, ma per noi è qualcosa che esercitiamo ripetutamente sul simulatore. È una manovra quasi ordinaria”.
Mr. Daoust spiega che se il pilota ritiene che non sarà in grado di raggiungere l’obiettivo sulla pista, procede con una semplice salita.
“È matematica”, dice.
Quando le condizioni meteorologiche sono difficili, viene programmato carburante aggiuntivo di conseguenza, consentendo al pilota di ritentare l’atterraggio.
Ritardi aerei: l’effetto valanga
La tempesta continua a causare diversi ritardi negli aeroporti.
Mr. Daoust ha spiegato che le peggiori condizioni dell’intero viaggio non sono state né il vento né la neve, ma piuttosto una combinazione dei due.
“È un peccato che la tempistica di tutto cada durante le vacanze di Natale”, ha detto.
Le compagnie aeree avranno difficoltà a riprendersi da questo. […] Un ritardo genera un altro. È difficile recuperare quel ritardo, anche se la tempesta è passata.
Secondo Dominique Daoust, può volerci fino a una settimana per tornare alla normalità.
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