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Il capo della diplomazia italiana insiste da Beirut per l’elezione di un nuovo presidente

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Il vicepremier e ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani, giunto venerdì a Beirut per una visita ufficiale di due giorni, ha incontrato al Grand Serail il capo del governo uscente, Nagib Mikati, nonché il presidente della Camera, Nabih Berry , ad Aïn el-Tiné, con il quale ha discusso dei rapporti bilaterali e dell’impegno dell’Italia in Libano.

Durante l’incontro con Tajani, Mikati ha insistito sul “ruolo effettivo dell’Italia all’interno dell’UNIFIL”, la Forza interinale delle Nazioni Unite in Libano composta, tra l’altro, da circa 1.100 soldati del contingente italiano. La sua visita arriva dopo un incidente costato la vita a un soldato irlandese dei Caschi Blu, avvenuto il 14 dicembre nel villaggio di Aaqibiyé, nel sud del Libano, regione dove è fortemente radicato l’Hezbollah filo-iraniano.

“Relazioni forti”
Il capo del governo libanese ha anche sottolineato “le solide relazioni tra Libano e Italia” e ha ringraziato questo Paese per “il suo aiuto all’esercito libanese e il suo annuale aiuto umanitario”.

Con Berry, il capo della diplomazia italiana ha discusso della necessità di eleggere al più presto un Presidente della Repubblica, si legge in un comunicato diffuso dalla residenza del Presidente della Camera.

Il Libano sta vivendo per la prima volta nella sua storia un doppio posto vacante a livello esecutivo, senza un presidente eletto dalla partenza di Michel Aoun il 31 ottobre e con un gabinetto uscente unico responsabile del dispacciamento degli affari correnti. Una crisi politica che si aggiunge al collasso socio-economico e finanziario del Paese da tre anni.

Berry ha nuovamente ringraziato l’Italia per l’impegno profuso in UNIFIL e ha citato una serie di leggi allo studio del Parlamento libanese, in vista del rilancio delle trattative con il Fondo monetario internazionale (FMI). Il FMI chiede infatti alcune riforme prima di rilasciare un programma di assistenza finanziaria per il Libano per un importo di 3 miliardi di dollari in 4 anni.

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In uno intervista a L’Orient-Le JourIl Ministro Tajani aveva indicato che intendeva, durante la sua visita, invitare le autorità libanesi ad “attuare un’agenda di riforma e rinnovamento”.

Il vicepremier e ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani, giunto venerdì a Beirut per una visita ufficiale di due giorni, ha incontrato al Grand Serail il capo del governo uscente, Nagib Mikati, nonché il presidente della Camera, Nabih Berry , ad Aïn el-Tiné, con cui ha discusso dei rapporti bilaterali e dell’impegno dell’Italia in…

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