Donald Trump decise di fermare presto le vacanze nella residenza di Mar-a-Lago in Florida per ritorno a Washington prima del nuovo anno.
Dietro questa scelta ci sarebbe l’intenzione di mettere in atto un nuovo clamoroso tentativo di bloccare l’elezione di Joe Biden a presidente degli Stati Uniti, nonostante la conferma del Collegio Elettorale il 15 dicembre.
Come annunciato ufficialmente dallo staff della Casa Bianca, Trump e la first lady Melania hanno programmato il loro ritorno nella capitale alle 11 del mattino del 31 dicembre, non partecipando ai festeggiamenti di Capodanno insieme agli ospiti che avevano accolto un invito nelle ultime settimane.
L’attuale inquilino della Casa Bianca, infatti, secondo alcune indiscrezioni riportate dai media americani, sarebbe apparso particolarmente nervoso in questi giorni di relax e sarebbe determinato a bloccare la ratifica del risultato presidenziale da parte del Congresso pianificato per 6 gennaio.
Trump interrompe le vacanze per bloccare l’elezione di Biden a presidente
In un tweet pubblicato nelle ultime ore, Il Paperino ha annunciato ai suoi seguaci la sua presenza a Washington in quella data su Twitter “ci vediamo il 6 gennaio a Washington“.
Non solo. Sul conto del suo social network preferito, il presidente Usa ha nuovamente rilanciato gli attacchi alla frode di cui sarebbe vittima, prendendo di mira anche il governatore della Georgia Brian Kemp, reo di non voler ribaltare l’esito elettorale.
Inoltre, Trump ha incolpato Fox News, storicamente vicino al Partito Repubblicano ea se stesso, per essere diventato peggio di CNN in termini di diffusione di fake news.
Nonostante il fallimento di tutti i casi presentati ai tribunali dei vari stati e anche del ricorso alla Corte Suprema, il magnate di New York non ha ancora accettato la sconfitta. La sua presenza alla Casa Bianca in questi giorni dovrebbe aiutarlo a sviluppare una strategia che riesca nella sorprendente impresa di prevenire l’accordo Biden del 20 gennaio.
La strategia di Paperino
Già da Palm Beach, Trump avrebbe continuato a fare pressioni su senatori e membri della Camera dei rappresentanti appartenenti al GOP per convincerli a procedere con l’obiezione del risultato popolare.
La persuasione ha portato un senatore del Missouri, Josh Hawley, al suo fianco, pronto a opporsi al riconoscimento della vittoria di Biden. Una decisione isolata che potrebbe ritardare, ma non modificare, il verdetto del collegio elettorale.
A finire nel mirino di The Donald è invece Mike Pence al quale, visto che come vice presidente americano presiederà i lavori del Senato, ha chiesto di poter ribaltare il voto.
Alla risposta di Pence che il suo ruolo imparziale non gli consente di respingere le dichiarazioni dei membri del Congresso, Trump ha reagito confidando ai suoi collaboratori che il suo vice non avrebbe lavorato abbastanza duramente per sostenerlo.
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