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dietro il focoso Napoli, Milan in difficoltà, brilla la Juve

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Alle spalle del Napoli, leader imbattuta di Serie A dopo quindici giornate, la concorrenza stenta a tenere il passo, come il Milan, delfino che domenica 13 novembre ha patito il dominio della Fiorentina (2-1) mentre la Juve ha proseguito la sua rimonta contro la Lazio (3- 0).

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Olivier Giroud (a destra) con i compagni di squadra del Milan ha sconfitto la Fiorentina il 13 novembre a San Siro.
Foto: AFP/VNA/CVN

In questa gara alle spalle del Napoli, la bella operazione della serata va alla Juventus che ha surclassato la Lazio Roma con una doppietta di Moise Kean (43,54) e un gol di Arkadiusz Milik (89) nell’ultimo shock del 2022 in Italia prima quasi due mesi di pausa a causa dei Mondiali. Secondo prima di questa giornata, il club della capitale è ora retrocesso ai piedi del podio.

I napoletani saranno la squadra da battere nel 2023. Ma potranno continuare a sognare, sul loro comodo materasso, un primo scudetto dai tempi di Maradona, più di trent’anni fa (1987, 1990).

Vincitori di diciotto delle ventuno partite giocate in questa stagione (due pareggi e una sconfitta), tra campionato e Champions, i campani non hanno subito tempi morti.

Luciano Spalletti, per la sua seconda stagione ai piedi del Vesuvio, ha messo insieme una squadra giocosa e compatta, voltando pagina dopo l’addio dei dirigenti Lorenzo Insigne, Dries Mertens e Kalidou Koulibaly.

Il Napoli punta sul suo attacco focoso (37 gol in campionato), sulla potenza di Victor Osimhen (capocannoniere con nove reti) ma anche sull’entusiasmo delle reclute estive: il sensazionale georgiano Khvicha Kvaratskhelia (6 reti), già adorato dallo stadio Diego Maradona , l’italiano Giacomo Raspadori e lo spagnolo Giovanni Simeone.

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Il “napoli migliore”

Il presidente del club, il produttore cinematografico Aurelio De Laurentiis, che quasi vent’anni fa ha comprato un club in bancarotta che vegetava nelle serie minori, sabato 12 novembre ha elogiato il suo “miglior Napoli” dopo l’undicesimo successo consecutivo.

L’attaccante della Juventus Moise Kean ha segnato una doppietta contro la Lazio nella sfida di Serie A giocata a Torino il 13 novembre.
Foto: AFP/VNA/CVN

Spalletti ora deve saper gestire la pausa con, alla ripresa, uno shock il 4 gennaio contro l’Inter.

Dopo un inizio a scacchi in Serie A, i nerazzurri stanno meglio. Domenica hanno ripreso piede nella Top 4 vincendo in casa dell’Atalanta Bergamo (3-2).

“Il Napoli è forte, ha dimostrato di giocare molto bene, non solo in campionato ma anche in Champions”. segnala su DAZN Edin Dzeko che, in due tiri (36e56e), rimette in sella gli Interisti dopo l’apertura del punteggio bergamasco.

“Ma il campionato è ancora lungo. Ci riposeremo e poi penseremo al Napoli”, Ha aggiunto.

Mollare non è nemmeno lo stile del Milan di Stefano Pioli: i rossoneri hanno tante volte fatto la differenza con la loro mai spenta “grinta” per strappare la vittoria nei minuti di recupero contro una buona Fiorentina.

Dybala ha giocato di nuovo

Olivier Giroud, passante in apertura del punteggio rapido di Rafael Leao (2e), questa volta non ha segnato. Il Milan ha dovuto affidarsi all’aiuto involontario della difesa viola (autogol di Nikola Milenkovic dopo un errore di giudizio del portiere Pietro Terracciano) per vincere il pezzo (90+2e).

I nigeriani Victor Osimhen e Giovanni Di Lorenzo festeggiano la vittoria del Napoli sull’Udinese il 12 novembre allo stadio Diego-Maradona.
Foto: AFP/VNA/CVN
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Atalanta (6e), che era stato a lungo l’unico a resistere al Napoli rimanendo imbattuto fino alla decima giornata, segna il tempo con quattro sconfitte nelle ultime cinque partite.

Rom (7e) non va meglio: era ancora appeso in casa, dal Torino (1-1), nonostante il ritorno di Paulo Dybala. L’argentino ha giocato venticinque minuti, dopo oltre un mese di assenza (coscia), prima di volare in Qatar.

Ha avuto il merito di risvegliare una Roma amorfa guidata sin dal 55e minuto. Ha ottenuto per primo un rigore, sbagliato dal compagno di squadra Andrea Belotti (90+2e) prima di portare il pareggio in extremis grazie a un tiro sulla traversa vittorioso da Nemanja Matic (90+4e).

“Siamo una squadra a numero chiuso. Quando Paulo non gioca, per noi è molto diverso”, ha osservato José Mourinho, escluso a fine partita e che sarà quindi sospeso quando a gennaio riprenderà la grande battaglia per la Champions League con sei squadre unite in sei punti dalla capolista napoletana.

AFP/VNA/CVN

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