Le autorità sportive italiane hanno annunciato martedì le indagini sui cori antisemiti cantati dai tifosi della Lazio Roma domenica durante il derby contro l’AS Roma.
Questi cori, rivolti ai sostenitori avversari, sono udibili lunedì nei video che circolano sui social network. Sono state cantate più volte secondo i media italiani, anche dopo il fischio finale quando i giocatori della Lazio sono venuti a festeggiare la vittoria (1-0) davanti all’angolo nord dello Stadio olimpico occupato dagli ultras laziali.
In un comunicato, la Serie A italiana annuncia “un’ulteriore indagine” da parte della Procura della Federazione per stabilire in particolare il numero dei tifosi interessati e acquisire elementi dalle autorità di polizia.
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Questi “cori maleducati, offensivi e religiosamente discriminatori” sono stati lanciati dai “tifosi laziali” “più volte prima dell’inizio della partita e, in un caso, anche durante l’incontro”, aggiunge l’organizzazione.
Lunedì sera era passata in vantaggio la Lazio, affermando di aver “sempre condannato con la massima fermezza ogni espressione di antisemitismo e razzismo, che ormai si manifesta in quasi tutte le partite e in tutti gli stadi d’Italia”.
Queste espressioni “non fanno parte della nostra cultura e non rappresentano i nostri tifosi”, ha aggiunto in un comunicato il club, di cui una parte significativa degli ultras è ritenuta di estrema destra.
I giocatori si sono recati davanti agli ultras a fine partita per “ringraziare i tifosi per il supporto e celebrare una vittoria meritata, non certo per legittimare eventuali cori di certi gruppi, non compresi e di certo non condivisi”.
All’inizio di settembre la Federazione aveva già aperto un’inchiesta dopo i cori antisemiti pronunciati dai tifosi di Juventus Torino e Inter.
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