Mentre a Roma il suo governo di coalizione evidenzia i segni polemici di un’estrema destra, giovedì 3 novembre, a Bruxelles, in un clima di pacificazione, la presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni, ha mosso i primi passi all’estero. “Sono contento del clima che ho trovato”ha detto il leader, intorno alle 20, dopo aver concatenato in poche ore incontri con Roberta Metsola, Ursula von der Leyen e Charles Michel, i vertici delle tre istituzioni della capitale europea: Parlamento, Commissione e Consiglio.
“Da un punto di vista personale, umano, si è creato uno scambio molto franco e molto positivo”, lei ha aggiunto. Un’osservazione chiaramente condivisa dai suoi omologhi. “E’ stata una buona occasione per discutere di argomenti cruciali”ha così sottolineato, in un tweet, Mme von der Leyen, riferendosi in particolare all’Ucraina, all’energia e alla questione dei migranti. L’incontro ha confermato che l’Italia continuerà a svolgere un ruolo centrale nel processo decisionale dell’Unione Europea [UE] », assicuriamo nell’entourage di Mme Metsola. “Ha ribadito in particolare la sua intenzione di essere un partner leale e orientato alle soluzioni all’interno dell’UE”aggiunge un alto funzionario europeo.
“Parlare direttamente con le persone può aiutare a svelare una narrazione che è stata costruita su di me e il governo italianoha continuato M.me Meloni. Non siamo marziani, siamo persone in carne e ossa che spiegano le loro posizioni. » Quest’ultima dichiarazione illustra le intenzioni del nuovo capo del governo transalpino. “Andando a Bruxelles per il primo viaggio all’estero, vogliamo lanciare un segnale politico forte per dimostrare che Roma non si pone in una prospettiva conflittuale nei confronti dell’Unione Europea”è stato sottolineato nell’esecutivo italiano prima della visita, la questione principale è che per Mme Meloni, da ” conoscere ” con i vertici dell’Unione e di mostrare buona volontà, mentre la sua immagine di euroscettico lo precede.
Primo attrito con Berlino
Se, nella sua prima vita politica, Mme Meloni si era distinta per impegni radicali antieuropei, la sua posizione si è evoluta durante la sua ascesa al potere. L’importanza del piano di ripresa europeo NextGenerationEU, di cui l’Italia è il primo beneficiario, per un importo di 200 miliardi di euro, e che può essere rinegoziato solo a margine, rende improbabile un confronto importante con Bruxelles. Infine, la posizione euro-atlantica propugnata dal partito di Mme Meloni dall’inizio della guerra in Ucraina è stata accompagnata da un approccio meno conflittuale nei confronti dell’Unione Europea. La posizione di Mme Meloni ora consiste nel difendere a “L’Europa delle Patrie”riconoscendone a livello sovranazionale la rilevanza, in particolare sul tema dell’energia.
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