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Donnarumma, l’Italia non gli sta molto bene / C1 / Gr. H / Juve-PSG (1-2) / SOFOOT.com

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Tornato in terra che conosce bene, Gianluigi Donnarumma è stato accolto con ostilità dai tifosi del Torino. Sul lato campo, l’ultimo baluardo italiano non ha mostrato grande serenità nelle porte parigine.

Dopo un esilio all’estero, tornare a casa non è sempre facile, anche per qualsiasi calciatore che sia partito per monetizzare il proprio talento lontano dalla sua terra natale. Svelato al grande rivale del Milan, Gianluigi Donnarumma ha agito come una sorta di locale di scena all’interno della forza lavoro parigina per questa trasferta in uno Juventus Stadium che conosce bene, meglio comunque di Marco Verratti, che non ha mai giocato in Serie A. Una semplice visita di cortesia ad una vecchia conoscenza che alla fine lascia l’amaro in bocca a colui che da qualche mese può vantarsi di essere il numero 1 del club della capitale. Senza alcuna contestazione?

Non un profeta nel suo paese

Fin dai primi momenti dell’incontro, il grande jig italiano è stato preso di mira dalle campate di uno Juventus Stadium ancora una volta ostile nei suoi confronti. Per “Putarumma” lanciato dai tifosi riesce il “Donnarumma, figlio da puta” contro l’ultimo baluardo del Nazionale. Resti di un certo risentimento ancora vivo nei confronti di colei che avrebbe potuto affiancare la Vecchia Signora alla scadenza del suo contratto con il Milan, prima di scegliere il PSG. Una questione economica, criticatelo un po’.
Questi critici seguono il giovane prodigio fin dai suoi esordi sul palco. L’interessato non ha certo dimenticato il trattamento inflittogli dai tifosi italiani durante gli Euro Espoirs del 2017, quando si rifiutò di prolungare il contratto con la rossonero. Centinaia di banconote false sono state poi lanciate verso la porta sorvegliata “Dollarumma” in una vittoria sulla Danimarca. I primi segnali di un rapporto già complicato con un Paese di cui è stato protagonista nell’estate del 2021. La Botte non ha ancora digerito la sua scelta di lasciare la Serie A a soli 22 anni. Questa partenza è stata vissuta molto male anche nella città dove è nato nel calcio, il Milan.

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brivido re

Sarà per questo che il colosso sprigionava così poca serenità in un incontro dove i suoi compagni, a volte rozzi, a volte amorfi, ne avrebbero avuto bisogno? Spesso additato per i piedi d’argilla fin dall’inizio della stagione e per le scarse qualità di recupero, Donnarumma in questa zona del torinese non ha brillato a malapena. Troppo corto sulla consegna di Cuadrado che porta il pareggio di Bonucci, trema ancora su cross del colombiano nella ripresa, in particolare. Nonostante solo due tiri in porta per il Bianconeril’italiano è apparso in più occasioni in difficoltà, come diversi parigini.

Designato numero uno da Christophe Galtier al suo arrivo, bravissimo in linea da inizio stagione, Donnarumma stenta ancora a raggiungere la piena unanimità nella Capitale. “Sembra più sereno da quando ha iniziato. È stata la decisione giusta del clubha detto il connazionale Gigi Buffon prima dell’incontro con l’AFP. Sta andando molto bene, con un ottimo allenatore dei portieri che lo aiuterà a crescere. Essere un titolare ti dà più forza, non sentirti sotto controllo a ogni partita. » Passano i mesi ei tifosi parigini hanno infatti sempre meno notizie da Keylor Navas, uno dei beniamini del pubblico alla Porte d’Auteuil. Ma fino a quando?

Di Tom Binet

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