(Roma) Silvio Berlusconi ha disegnato una raffica di legno verde mercoledì in Italia dopo aver detto che si stava “ricollegando” con Vladimir Putin che gli ha mandato la vodka per il suo compleanno, e incolpando Kiev per l’invasione dell’Ucraina.
Aggiornato il 19 ottobre
“Berlusconi a ruota libera”, “Berlusconi senza freno”, e anche, per La Repubblica, Giorgia “Meloni ostaggio dei filorussi”: la stampa italiana mercoledì ha dato ampio spazio alle confidenze fatte questa settimana dal miliardario ai deputati del suo partito, Forza Italia.
Le sue osservazioni sono trapelate e il suo entourage inizialmente smentito, ma poi è stata rilasciata una registrazione audio, provocando lo stupore di Giorgia Meloni, il futuro presidente del Consiglio che sta lavorando per formare un governo con i suoi alleati nella coalizione, Forza Italia di Silvio Berlusconi e quella di Matteo Salvini Lega.
“Ho riallacciato i rapporti con il presidente Putin un po’, un po’ tanto, nel senso che per il mio compleanno Putin mi ha mandato 20 bottiglie di vodka e una lettera molto carina. Ho risposto mandandogli bottiglie di Lambrusco e una simpaticissima lettera. Mi ha detto che ero il primo dei suoi cinque veri amici”, ha proseguito l’ex capo del governo che il 29 settembre ha festeggiato il suo 86esimo compleanno.
Precipitosamente Forza Italia ha rilasciato un comunicato per chiarire la posizione del partito e di Silvio Berlusconi nei confronti di Russia e Ucraina, “in linea con quella di Europa e Stati Uniti”.
Tajani si è indebolito
L’opposizione di sinistra si è scatenata.
“Non è folklore, non sono battute. La nuova maggioranza avvia un cambio di rotta dell’Italia verso una posizione sempre più ambigua nei confronti della Russia”, ha denunciato su Twitter Enrico Letta, capogruppo del Pd.
Le ricorrenti dichiarazioni di Berlusconi potrebbero indebolire la posizione di Antonio Tajani, un vicino, europeista, avvicinato agli Affari Esteri.
L’entourage di Giorgia Meloni ha cercato di calmare le cose.
«Eviterei di coinvolgere Tajani», ha detto mercoledì Francesco Lollobrigida, deputato di Fratelli d’Italia. “Era presidente del Parlamento europeo […] e ha sempre difeso l’alleanza occidentale” dopo che la Russia ha invaso l’Ucraina, ha detto.
Ma per altre fonti di Fratelli d’Italia, citate dal quotidiano La Stampa, “Berlusconi avrebbe potuto uccidere Tajani”.
Già in campagna elettorale Berlusconi aveva suscitato indignazione affermando che Vladimir Putin aveva voluto rovesciare il governo di Kiev per mettere al suo posto “brava gente”.
Nel resto di questa registrazione audio, di cui una nuova parte è trapelata mercoledì sera, sembra incolpare della guerra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che secondo lui “ha triplicato gli attacchi” contro le sedicenti repubbliche separatiste del Donbass.
“Nel 2014 a Minsk, in Bielorussia, è stato firmato un accordo tra l’Ucraina e le due nuove repubbliche del Donbass per un accordo di pace e che nessuno attacchi nessuno. Un anno dopo, l’Ucraina ha buttato via questo accordo e ha iniziato ad attaccare i confini delle due repubbliche”, ha detto Berlusconi ai suoi funzionari eletti.
Menziona “cinque-sei-settemila morti” in queste battaglie. Poi “viene Zelensky (al potere) e triplica gli attacchi alle due repubbliche”, aggiunge il magnate, tornando poi ai suoi commenti di fine settembre secondo cui Putin è stato “spinto” dalla sua popolazione e dal suo entourage a invadere l’Ucraina.
Di fronte al clamore suscitato da queste ultime dichiarazioni, Silvio Berlusconi ha voluto precisare in un comunicato che la sua “posizione personale e quella di Forza Italia non si discosta da quella del governo italiano, dell’Unione Europea, dell’Alleanza Atlantica né su la crisi in Ucraina né sugli altri grandi temi di politica internazionale”.
Ha anche sottolineato che sarebbe “impossibile raggiungere la pace se i diritti dell’Ucraina non fossero adeguatamente tutelati”.
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