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Giro d’Italia – Dall’Abruzzo a Roma… il 106° Giro, dal 6 al 28 maggio 2023

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Se tutti aspettano con impazienza la presentazione del Tour de France 2023il 27 ottobre al Palais des Congrès di Parigi, conosciamo il percorso completo della 106a edizione del Giro d’Italia. Lunedì è stato presentato il primo Grand Tour della stagione 2023 (6-28 maggio). La Grand Départ sarà data dall’Abruzzo con una cronometro di 18,4 km in mezzo Marina di Fossacesi e Ortona. Dopo diverse tappe nel centro Italia, incluso un arrivo Gran Sasso d’Italia (7a tappa) e una cronometro di 33 km: il gruppo si dirigerà a nord. Arriverà la 13a tappa Crans-Montana (Svizzero). L’ultima settimana di gare sarà dura con tre tappe nelle Dolomiti inclusa una cronometro Monte Lussari (18,6 km). Arrivo di 106° Giro d’Italia28 maggio… a Roma e non per Milanocome una volta!

Video – Conosciamo il percorso del 106° Giro d’Italia (6-28 maggio 2023)

Tre cronometro, più di 70 km di crono… e una terza settimana impegnativa

3.448,6 km di corsa e 51.300 m di dislivello… des Abruzzo a Roma, dal 6 al 28 maggio 2023, ecco il 106° Giro d’Italia ! Senza vera suspense, perché conoscevamo già molti luoghi di partenza e di arrivo grazie a quanto detto sul web e sui media italiani nei giorni scorsi. Una trama che Mauro Vegnidirettore di gara, qualifica come “meno complicato e tecnico dell’anno scorso”. Saranno oltre 70 i km di cronometro in questa edizione 2023: la tappa inaugurale, la 9° e la penultima in Monte Lussari. Gli alpinisti saranno inoltre serviti con tre tappe di alta montagna, ciascuna delle quali registrerà oltre 5.000 metri di dislivello: Cran Montana (13a tappa), Monte Bondone (16a tappa) e Tre Cime di Lavaredo (19° passaggio).

Il percorso completo del Giro d’Italia 2023 (6-28 maggio):

1a tappa: Fossacesia Marina – Ortona, 18,4 km (Cronometro individuale)

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2a tappa: Teramo – San Salvo, 204 km

3a tappa: Vasto – Melfi, 210 km

4a tappa: Venosa – Lago Laceno, 184 km

5a tappa: Atripalda – Salerno, 172 km

6a tappa: Napoli – Napoli, 156 km

7a tappa: Capua- Gran Sasso d’Italia, 218 km

8a tappa: Terni – Fossombrone, 207 km

9a tappa: Savignano sul Rubicone – Cesena, 33,6 km (Cronometro individuale)

10a tappa: Scandiano – Viareggio, 190 km

11a tappa: Camaiore – Tortona, 210 km

12a tappa: Bra – Rivoli, 179 km

13a tappa: Borgo Franco d’Ivrea – Crans Montana, 208 km

14a tappa: Sierre – Cassano Magnago, 194 km

15a tappa: Seregno – Bergamo, 191 km

16a tappa: Sabbio Chiese – Monte Bondone, 198 km

17a tappa: Pergine Valsugana – Caorle, 192 km

18a tappa: Oderzo – Val di Zoldo, 160 km

19a tappa: Longarone – Tre Cime di Lavaredo, 182 km

20a tappa: Tarvisio – Monte Lussari, 18,6 km (Cronometro individuale)

21a tappa: Roma – Roma, 115 km

Partenza in Abruzzo, prima spiegazione a Campo Imperatore

Il primo passo di questo Giro darà il posto d’onore ai corridori con una cronometro di 18,4 km tra Fossacesia e Ortona, la particolarità sarà un salto di circa 1,2 km al 5% che concluderà questa cronometro. Il giorno successivo, la tappa tra Teramo e Salvo (204 km) sembra promessa ai velocisti. Il 7° sarà teatro della prima lotta tra favoriti, con una salita finale irregolare, il Campo Imperatore, di 26km al 3,4%, comprensiva di una rampa finale di 5km all’8%. Dopo un’8a tappa che dovrebbe sorridere ai pugili, la 9a sarà la prima in cui ci saranno grandi differenze tra i favoriti. Per concludere questa prima settimana, infatti, una cronometro di 33,6 km, pianeggiante e lineare, soddisferà i migliori specialisti.

Crans Montana e una tappa esplosiva in Lombardia nella 2a settimana

Le tappe 10, 11 e 12 sono fasi di transizione riservate a velocisti e backpackers. Con il 13 i corridori entreranno nel vivo della questione in una prima tappa alpina, con arrivo in vetta alla Crans-Montana (15,9 km al 7,2%). Prima di ciò, dovrai scalare due passi a un’altitudine di oltre 2000 m: il passo del Grand Saint-Bernard (34,2 km al 5,5%) e la Croix de Coeur (15,4 km all’8,8%) . Dopo una quattordicesima giornata da sprinter a Cassano Magnago, i corridori concluderanno la seconda settimana in Lombardia dove li attende una bella tappa collinare.

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Terza settimana decisiva, con una cronometro in montagna e sulle Dolomiti

Esenzione obbligatoria di Giro d’Italia, le Dolomiti hanno un posto molto importante in questa edizione. Il giorno dopo il secondo giorno di riposo, la 16a tappa sarà giudicata in vetta al Monte Bondone. I 21 km (6,7%) di dislivello presentano percentuali irregolari ma saranno la giustizia di una giornata di oltre 5.000 metri di dislivello. La 17a tappa sarà l’unico respiro per i velocisti prima dell’arrivo finale a Roma. La 18a tappa dovrebbe ancora una volta dare il posto d’onore agli alpinisti con una sequenza finale: Passo Cibiana (km 9,6 al 7,8%) e Zoldo Alto (km 8,9 al 6,6%). Ora è il momento di “il palcoscenico regina” di questo Giro, con questa 19a tappa, quella delle Dolomiti. Sarà terribile dal Passo Campolongo (4km al 7%), al Passo Valparola (13,3km al 5,9%, 2184m di dislivello), al Passo Giau (9,8km al 9,3%, 2226m di dislivello), al Passo Tre Croci (8,4km al 7,1% ) e le Tre Cime di Lavaredo (9,5 km al 7%, quota 2315 m) si susseguiranno negli ultimi 100 chilometri. La 20a tappa sarà una rarità, ma altrettanto decisiva come il giorno prima poiché sarà una cronometro in montagna. Sarà composto da 11 km di pianura, seguiti dalla terrificante salita del Santo di Lussari, 7,2 km al 12%, di cui 5 km al 15%. L’ultimo passo sarà una celebrazione, come quello che viene fatto il Giro di Franciae dovrebbe culminare in uno sprint di gruppo per le strade di Roma.

Evenepoel, Roglic, Vingegaard, Pogacar, Hindley… Chi sarà presente?

Ora che conosciamo lo schema del percorso, resta da vedere chi correrà questo 106° Giro d’Italia. Cominciamo dal campione in carica, l’australiano Jai Hindley (Bora-Hansgrohe), che non dovrebbe essere presente, dato che ha più volte manifestato il suo desiderio di scoprire il Giro di Francia nel 2023. A Emirati Arabi Uniti, Tadej Pogacar si concentrerà sul Girarecon grande rammarico di Mauro Vegni, Juan Ayuso sulla Vuelta, quindi, il campo sembra sgombro Joao Almeida. Dalla parte di Jumbo Visma, Jonas Vingegaard farà di tutto per mantenere il suo titolo sulle strade francesi, ma viene annunciato con sempre più insistenza che Primoz Roglic potrebbe fare il Giro poi il Giro di Francia. A casa di INEOS Granatieridovrebbe essere Geraint Thomas headliner, resta da vedere da chi sarà accompagnato.

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Per quanto riguarda il corridore di quest’anno 2022, Remco Evenepoel (Quick-Step Alpha Vinyl), sembra che si atterrà al suo piano originale per farlo Giro d’Italia, soprattutto perché il corso gli si addice perfettamente. D’altra parte, è difficile immaginare corridori come Riccardo Carapaz (EF Education-EasyPost nel 2023) o Mikel Landa (Bahrain-Victorious), sul podio nel 2022, partecipando a questa edizione con tanti chilometri di cronometro. Tra le altre stelle del gruppo, Mathieu Van der Poel (Alpecin-Deceuninck) e Giuliano Alaphilippe (Quick-Step Alpha Vinyl) dovrebbe concentrarsi sul Giro di Franciamentre c’è una possibilità che Wout Van Aert (Jumbo-Visma) partecipa a questo Giro d’Italiacolui che ha annunciato di voler scoprire il Giro e il Vuelta. Tanto più che le prime tappe gli avrebbero offerto la possibilità di prendere la maglia rosa.

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