La giornalista italo-marocchina Karima Moual è tornata questa settimana sui messaggi, gli insulti razzisti e le minacce di morte che riceve sui social network. Con Arrêt sur images, l’editorialista de La Stampa e La Repubblica, figura dei talk show politici di Mediaset e specialista in migrazioni, diritti umani e islam, ha confermato di essersi confrontato con questo tipo di post lo scorso anno.
“Quando ho detto che il tema dell’immigrazione è politicizzato e quando ho detto che la mia immagine è più visibile sui televisori italiani, in particolare Mediaset, dove ho confrontato politici o giornalisti di estrema destra che hanno idee o analisi diverse da quelle che propongo” , ha precisato. “Fu allora che mi sono accorta che c’è un pubblico xenofobo e razzista ed è stato uno shock per me”, ha proseguito Karima Moual.
Il giornalista italo-marocchino ha ritenuto che “possiamo avere idee diverse ma non riusciamo a minacciare o insultare i giornalisti perché sono di origine marocchina”. “Il pubblico italiano non è abituato ad avere sulla scena pubblica, politica, profili di personalità che hanno alle spalle un background migratorio”, ha aggiunto.
Essendo un editorialista, italo-marocchino e sui televisori, è stata la certezza di aver ricevuto discariche di messaggi razzisti in Italia che ha portato Meloni al potere, ha osservato @karimamoual. Il nostro spettacolo con @Michela Marzano e @Padre Maselli : https://t.co/Yb593ekcbn pic.twitter.com/VM07fnIjmE
— Fermo immagine (@arretsurimages) 1 ottobre 2022
Ricordiamo che la ONG internazionale Reporters sans frontières (RSF) ha recentemente invitato la classe politica italiana a reagire. Il 7 settembre RSF ha deplorato “l’assenza di reazione da parte dei leader politici” di fronte alle minacce ricevute dal giornalista italo-marocchino.
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