Il tribunale di Milano ha deciso di chiudere le indagini sull’omicidio premeditato di 12 medici, iniziato dopo la morte del modello italo-marocchino Iman Fadel, il principale testimone del caso Ruby Gate, morto per anemia aplastica il 1 marzo 2019, un mese dopo. dal ricovero. Il fascicolo è stato chiuso dallo scorso giugno ma Pubblicità È stato annunciato solo mercoledì 28 settembre. Il gip di Milano aveva disposto, su richiesta dei pm, il licenziamento di 12 medici nelle nuove indagini richieste dal gip, prima di escludere la responsabilità penale.
La Procura ha inoltre indagato sull’ipotesi di un omicidio connesso allo spionaggio, con sospetto avvelenamento da materiale radioattivo. La nuova perizia forense disposta dagli inquirenti, con ordinanza del magistrato Alessandra Sicilia che ha riaperto le indagini nel 2021, ha escluso la responsabilità penale dei praticanti. La richiesta è stata avanzata all’inizio dell’anno scorso dall’avvocato della famiglia del defunto, Mirko Mazali, che ha chiesto ulteriori informazioni per determinare se ci fosse un errore medico o una negligenza.
Non ci sono prove, secondo le conclusioni finali degli esperti, che una gestione clinica diversa da quella intrapresa avrebbe evitato la morte. Queste conclusioni supportano quelle formulate in precedenza, nel 2019, quando i referti medici e le indagini su una morte naturale associata ad anemia aplastica associata a epatite acuta si sono concluse.