EUROPA/ITALIA: Suor Luigina Coccia: “La missione per noi è ovunque, è il mondo”
Città del Vaticano (Agenzia Fides) – “Riferendosi ai contesti della missione, Papa Francesco ha introdotto la complessità del rapporto tra locale e globale: alla Chiesa oggi è chiesto di mantenere i piedi ben radicati nella propria realtà locale, ma con una mente e un cuore aperti al globale”, ha detto la scorsa settimana suor Luigina Coccia, Superiora Generale dei Missionari Comboniani, in occasione delle Giornate Nazionali di Formazione e Spiritualità Missionaria organizzate dall’Ufficio Cooperazione Missionaria Nazionale tra le Chiese d’Italia Conferenza Episcopale e Fondazione Missio, giunta alla sua 20° edizione (vedi Fides 22/7/2022).
“Un mondo in grande cambiamento e in movimento fa vivere alla Chiesa del nostro tempo la missione con e dei Gentili; è una missione universale che la Chiesa affronta oggi, qualunque sia l’angolo della terra. Il cristiano di oggi è missionario ad gentes ovunque, è inviato per la missione universale della Chiesa, perché il mondo di oggi è sempre più multiculturale e universale” sottolinea la Superiora Generale delle Suore Comboniane, Congregazione che quest’anno celebra il 150° anniversario della sua fondazione (Vedi Fides 20/4/2002) Le periferie esistenziali e non solo geografiche, il modo di abitarle, con uno stile di vicinanza, e di saper riconoscere gli esclusi dal cammino, i poveri: questi sono i tre “tracce” di riflessione proposte dalla suora nella sua relazione offerta durante la seconda di queste giornate di studio incentrate sulla missione come cooperazione e scambio tra le Chiese.
“Dobbiamo raccogliere la sfida di saper passare dal locale al globale in modo nuovo. Riconoscere e ascoltare le periferie esistenziali vicine e lontane, senza seguire l’esclusivismo. La Missione per noi è ovunque, è il mondo – continua suor Coccia – Le terre lontane, i popoli esclusi dalla rete della realtà globale continuano ad essere per noi una chiamata, la Chiesa ci chiede di avvicinarci a loro Pensiamo all’Amazzonia, ai popoli indigeni dell’Africa o delle Americhe , ma allo stesso tempo ci viene chiesto di tenere gli occhi aperti sul mondo, perché dappertutto è una missione per noi, proprio per questa universalità che caratterizza il mondo di oggi».
Ascolto, dialogo e condivisione sono alcune delle parole scelte dai partecipanti per descrivere le giornate da seduti che si sono concluse in vista della seconda edizione del Festival della Missione in programma a Milano dal 29 settembre al 2 ottobre.
(EG) (Agenzia Fides 2/2/2022)
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