L’attaccante nigeriano del Napoli è stato, come la scorsa stagione nello stesso stadio, il bersaglio di grida razziste provenienti dal turno degli ultras del Verona dopo aver segnato poco prima dell’intervallo, secondo un fotografo dell’Afp.
Non abbastanza per destabilizzare Osimhen o il Napoli, che ha scoperto con Khvicha Kvaratskelia un sostituto già efficace sulla fascia sinistra orfana di Lorenzo Insigne: anche il giovane georgiano (21) ha segnato e offerto gol.
Come nello schiaffo iniziale (1-4) contro il Bari in Serie B in Coppa Italia una settimana fa, l’Hellas ha comunque segnato il primo gol grazie a Kevin Lasagna, 29°, ed è riuscito a pareggiare al recupero grazie a Thomas Henry, 48°.
Ma l’ex squadra di Igor Tudor, ora allenata da Gabriele Cioffi, deve partire anche senza alcuni protagonisti, tra cui l’attaccante Giovanni Simeone atteso a breve a Napoli.
Il Napoli ribalta la situazione su un colpo di testa di Kvaratskhelia (37°) poi su una rimonta di Osimhen (45+3°), accolto per qualche secondo da grida razziste.
La scorsa stagione, per cori razzisti già presi di mira Osimhen e Kalidou Koulibaly, il Verona è stato condannato a un incontro a turni chiusi.
Dopo la paura del pareggio del Verona al ritorno dagli spogliatoi, il Napoli è scappato grazie a Piotr Zielinski (55°), Stanislav Lobotka (65°) e Matteo Politano (79°).
“È importante iniziare bene, perché abbiamo perso giocatori chiave, veri leader. Sta a noi prendere in mano la situazione”, ha detto Osimhen nella sua intervista post-partita su DAZN, dove non è stato interrogato sulle urla che prendevano di mira lui.
L’incontro è stato preceduto da un minuto di silenzio in ricordo dell’ex portiere Claudio Garella, campione d’Italia con entrambe le squadre negli anni ’80.
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