martedì, Novembre 19, 2024
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Il Mozambico prevede di creare un fondo sovrano per gestire le entrate del gas

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#altri paesi Il presidente del Mozambico, Filipe Nyusi, ha dichiarato martedì che il Mozambico intende creare un fondo sovrano per gestire le entrate derivanti dallo sfruttamento delle riserve di gas nel nord del Paese.

Annunciando una serie di misure per aiutare l’economia in difficoltà, Nyusi ha affermato che il fondo garantirà una gestione trasparente delle entrate e contribuirà allo sviluppo del Paese, uno dei più poveri del mondo.

Vogliamo creare e implementare un fondo sovrano in Mozambico, che disporrà di un solido quadro normativo che garantirà che i proventi degli idrocarburi siano utilizzati in modo trasparente.»disse Nyusi.

Vogliamo un fondo sovrano che permetta lo sviluppo del Paese e ne garantisca il futuro, soprattutto nelle avversità»ha detto, spiegando che il denaro aiuterà il Mozambico ad affrontare shock esterni» e dentro volatilità dei ricavi».

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Enormi giacimenti di gas naturale sono stati scoperti nel 2010 nella provincia di Cabo Delgado, nel nord del Paese, e sono i più grandi giacimenti trovati nel sud del Sahara.

Una volta sfruttati questi giacimenti, il Mozambico potrebbe diventare uno dei primi dieci esportatori mondiali.

Da allora, la provincia a maggioranza musulmana ha attratto tre mega-progetti, uno del colosso francese TotalEnergies, un altro della statunitense ExxonMobil e l’ultimo del gruppo italiano Eni.

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Ma dal 2017 la regione è afflitta dalle violenze guidate da jihadisti legati allo Stato Islamico (ISIS).

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Nyusi ha detto che il fondo dovrebbe essere operativo Prima dell’inizio del flusso più grande» di gas dalla regione, suggerendo che ciò potrebbe non accadere fino al 2024.

Dei tre progetti, solo Eni, Coral Sole, ha fatto buoni progressi, sebbene la sua infrastruttura sia completamente offshore. L’azienda italiana prevede che la piattaforma, che ha una capacità di produzione annua di 3,4 milioni di tonnellate di GNL all’anno, inizi ad esportare gas nei prossimi mesi.

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