Quando ha annunciato una serie di misure per sostenere l’economia vacillante del suo Paese, il presidente del Mozambico Filipe Nyusi ha chiarito la sua intenzione di creare un fondo che garantisca una gestione trasparente delle entrate del gas e aiuti allo sviluppo del Paese. Vogliamo creare e implementare un fondo sovrano in Mozambico, che disporrà di un solido quadro normativo […] E il garantirà È il futuro del Paese, soprattutto alla luce delle avversità”, ha affermato, aggiungendo che i fondi aiuteranno il Mozambico a superare “shock esterni” e “volatilità del reddito”.
Tre grandi discipline nella stalla
Enormi giacimenti di gas naturale sono stati scoperti nel 2010 nella provincia di Cabo Delgado, nel nord del Paese, e sono le più grandi riserve trovate nel sud del Sahara. Grazie al suo sfruttamento, il Mozambico può diventare uno dei dieci maggiori esportatori di idrocarburi al mondo.
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Economia: in Mozambico il futuro avrebbe potuto essere molto luminoso…
Da questa scoperta, la provincia di Cabo Delgado ha attratto tre mega progetti: uno guidato dal colosso francese TotalEnergies, un altro guidato dall’azienda americana ExxonMobil, e l’ultimo dal gruppo italiano Eni. Ma dal 2017 la regione è afflitta dalle violenze guidate da jihadisti legati allo Stato Islamico (ISIS).
In attesa del grande afflusso
Secondo Filippo Nyusi, Chi non ha specificato l’obiettivo di moratoria, il fondo dovrebbe essere operativo “prima dell’inizio del maggior flusso” di gas dalla regione, il che indica che ciò potrebbe non avvenire prima del 2024. Dei tre progetti, solo il progetto Eni, Coral Sol , ha fatto buoni progressi, mentre l’intera infrastruttura è all’estero. L’azienda italiana prevede che la piattaforma, che ha una capacità di produzione annua di 3,4 milioni di tonnellate di GNL all’anno, inizi ad esportare gas nei prossimi mesi.
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Il presidente Nyusi vuole un fondo sovrano per gestire la manna di gas del Mozambico
Annunciando la creazione di un fondo sovrano, il Mozambico segue le orme di molti altri paesi africani come Senegal, Gabon e Angola, che hanno anche istituito strutture simili per gestire i ricavi dello sfruttamento degli idrocarburi in essi Provincia.
(con AFP)
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