L’estate non ferma le dinamiche del regalo all’interno della divisione biblioteca del marchio culturale Cultura in Labège. Così Jean-François Signol si è incontrato per tutto sabato 23 luglio, non solo con i suoi affezionati lettori, ma anche più in generale con il pubblico di Cultura. Scienziato per formazione e professione, da dieci anni scrive racconti, principalmente di genere fantascientifico e fantasy.
Tango vs barbarie
Classe 1972, l’amante del tango argentino (che è nato lo stesso anno di Carlos Gardel) è riuscito a rifare il cerchio unendo questa passione e scrivendo romanzi che evocano mondi e universi che a prima vista sembrano ben lontani dal tango argentino! L’opera, “Le tango des ombres”, edita dall’editore lionese Aethalides, riunisce cinque racconti che virano nel retrofuturismo, da qui i riflettori del caso, sfidando le basi della nostra umanità.
Tuttavia, questa danza, con la sua tradizione e il suo erotismo, formerebbe una specie di diga che conterrebbe questa propensione alla barbarie moderna. L’autore è riuscito a costruire mondi, certamente immaginari, ma anche radicati nel nostro tempo, mettendo così in prospettiva le nostre attuali problematiche sociali. Come sottolinea Jean-Francois, allievo di Arthur C. Clarke e Edgard Allan Poe, il genere fantascientifico ha sempre permesso di alzare il velo del futuro per illuminarci o metterci in guardia contro noi stessi se necessario. Al fine di adottare le misure necessarie, come nel caso di un trattamento reale e serio dei problemi climatici.
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