L’Italia è colpita da uno dei periodi di siccità più gravi degli ultimi decenni. Il sindaco di Castenaso ha vietato il doppio risciacquo dei capelli nei saloni di parrucchieri.
Migliaia di litri al giorno
Sulla storia di Il guardianoil giornale 20 minuti riporta una decisione presa da Carlo Gubelliniil sindaco di Castenasoun comune di 16.000 abitanti, situato nei pressi Bologna (Italia).
Il funzionario della città ha proibito parrucchieri e barbieri del suo comune per svolgere a doppio shampoo sui propri clienti. Questa misura senza precedenti mira a combattere la siccità che regna nella regione, ma anche a evitare sprechi d’acqua.
Una mandorla da 500 euro
Carlo Gubellini ha spiegato che la quantità di acqua utilizzata per ogni cliente può raggiungere migliaia di litri al giorno con il doppio risciacquo.
Questo divieto è entrato in vigore sabato e tre giorni dopo sono avvenuti controlli nei dieci saloni di parrucchiere e barbieri in questa città. Se gli stabilimenti non rispettano le regole, rischiano multe fino a 500 euro.
Consapevolezza
Oltre a questo provvedimento, il comune ha distribuito un manuale esplicativo ai professionisti. In questo documento li informa che un rubinetto aperto fa scorrere 13 litri d’acqua al minuto e che occorrono almeno 20 litri per risciacquare il capelli di qualcuno.
La maggior parte parrucchieri ha accolto favorevolmente questo sistema di emergenza che dovrebbe durare fino alla fine di settembre, salvo proroga.
Ha fatto appello ai suoi omologhi
l’Italia è pesantemente colpito da una delle più gravi siccità degli ultimi decenni. “Se a Castenaso si risparmiano così migliaia di litri di acqua, immaginate cosa significhi in termini di consumo idrico nelle grandi città“, buttato Carlo Gubellini.
Quest’ultimo ha invitato i suoi omologhi italiani a prendere decisioni simili. HA Milano ad esempio, le fontane pubbliche sono già state chiuse.
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