sabato, Novembre 23, 2024
ScienzaAnafilassi: prevenzione e cura

Anafilassi: prevenzione e cura

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Se può minacciare la vita, possiamo fermare ma anche prevenire le sue manifestazioni più pericolose. Il Direttore del Dipartimento di Pneumologia dell’Ospedale Universitario di Montpellier, Professor Pascal Demoli, ci dice quello che c’è da sapere.

Partita di Parigi. A cosa si riferisce questo termine?
Professor Pascal Demuly. Una forma della cosiddetta allergia “immediata” che è una reazione violenta di ipersensibilità generalizzata, a rapida insorgenza (da pochi minuti a poche ore, in media quindici minuti) e pericolosa per la vita. È caratterizzato da: 1. Insorgenza improvvisa di spasmo delle vie aeree superiori o inferiori. L’aria rimane “intrappolata” nei polmoni, senza poterne uscire o entrare, doppia sensazione che i pazienti percepiscono. 2. Vasodilatazione massiccia dovuta a una grave ipotensione che può disinnescare il cuore. 3. Estrema debolezza con confusione e talvolta coma. 4. Abbastanza spesso (90% dei casi) è presente un angioedema diffuso chiamato angioedema di Quincke. Può interessare la pelle (eritema, orticaria) e/o il tratto gastrointestinale (dolore intenso, nausea, vomito, diarrea) e/o la laringe, che è la condizione più terrificante (pericolo di soffocamento).

Qual è il tasso della sua comparsa e dei suoi fattori scatenanti?
Circa il 3% dei francesi ha avuto almeno un evento anafilattico nel corso della propria vita. L’incidenza annuale (crescente) secondo gli studi varia da 1 a 8 casi ogni 100.000 abitanti. Colpisce sia i bambini che gli adulti di entrambi i sessi. La predilige la terra detta “atopica” (famiglia di persone allergiche, certe inclinazioni biologiche). È causata da un allergene che può essere medicinale (antibiotico, corriere, chemioterapia, immunoterapia, ecc.), alimento (frutti di mare, noci, latticini, ecc.) o imene (api, vespe, vespe, formiche) soprattutto in estate. Raramente molti altri prodotti (ad esempio il lattice) sono allergeni. I vaccini sono solo un’eccezione (un caso su 100.000).

In chi è a rischio oa rischio infortunio, il gesto del risparmio è l’autoiniezione di adrenalina

Qual è il meccanismo biologico e i principali rischi?
L’anafilassi allergica si svolge in due fasi: 1. Il primo contatto con l’allergene, senza sintomi, stimola la persona stimolando la secrezione di anticorpi IgE (da parte dei globuli bianchi detti “plasmacellule”) che si legheranno ad alcune cellule immunitarie denominate “mastociti” . 2. Durante il secondo contatto con l’allergene, sotto l’influenza delle IgE, i mastociti rilasciano enormi quantità di sostanze attive (soprattutto istamina) che hanno un duplice effetto: dilatano i vasi sanguigni e “spasmano” i bronchi. La versione estrema è lo shock anafilattico, che combina il collasso vascolare e l’insufficienza respiratoria acuta con l’insufficienza di diversi organi. Si stima che circa il 10% di questi traumi provochi la morte. 3. È presente anche anafilassi non allergica (20% dei casi), tossica (in sovradosaggio) o dovuta a disregolazione dei mastociti.

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Come viene trattato lo shock anafilattico?
L’unico trattamento urgente utile è l’iniezione intramuscolare di adrenalina. Agisce immediatamente contro la dilatazione dei vasi sanguigni che attiva e contro lo spasmo bronchiale che innesca. Per le persone a rischio oa rischio di lesioni, il gesto salvavita (che può essere fatto attraverso i pantaloni) è l’autoiniezione nel terzo medio esterno della coscia con una penna di epinefrina. Ci sono tre dosi: 0,15 mg per i bambini, 0,3 mg e 0,5 mg per gli adulti. Senza miglioramenti entro cinque-dieci minuti, dovrebbe essere ripetuto. È assolutamente essenziale evitare di usare i corticosteroidi come prima intenzione (l’effetto è troppo tardi) e aspettare per vedere cosa succede, come fanno alcuni professionisti. Senza la presenza di un medico chiamare il 15. Stendere la persona in stato di shock sulla schiena e tenere le gambe per aria in caso di grave ipotensione, sdraiarsi su un fianco se vomita, semiseduta se respira in modo errato. Rimuovere l’allergene se identificato (insetto, cibo).

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E preventivamente?
A volte si può fare una desensibilizzazione, specialmente contro gli imenotteri (trattamento al 100% contro le punture di vespa, trattamento all’80% contro le punture di api). I paramedici dovrebbero sempre portare con sé una penna per l’adrenalina. Ne cito tre: Emerade, il più pratico (l’unico con un lungo ago che assicura la somministrazione intramuscolare in un solo gesto, con tre dosi disponibili). Ci sono altre due buone alternative: Jext ed Epipen.

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