sabato, Novembre 23, 2024
ScienzaIl digiuno aumenta l'immunità e l'effetto del trattamento

Il digiuno aumenta l’immunità e l’effetto del trattamento

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Due importanti studi hanno dimostrato che la riduzione delle calorie attiva il sistema immunitario e aumenta l’efficacia della chemioterapia.

La maggior parte dei farmaci utilizzati nella chemioterapia sono citotossine molto potenti che possono uccidere le cellule impedendo loro di moltiplicarsi. Diverse osservazioni fatte negli ultimi anni, però, indicano che questa misura citotossica spesso non è sufficiente per eliminare tutte le cellule tumorali: per essere veramente efficace a lungo termine, la chemioterapia deve ripristinare anche l’immunosorveglianza antitumorale attivando i globuli. , è specializzato nell’eliminazione di corpi estranei.

Ad esempio, gli studi dimostrano che, uccidendo le cellule tumorali, alcuni farmaci chemioterapici (antracicline, oxaliplatino) provocano una catena di eventi che si tradurrà nella produzione di segnali in grado di attivare la risposta immunitaria. Questo fenomeno, chiamato “morte delle cellule immunitarie”, può essere paragonato in qualche modo a un vaccino, in cui le cellule tumorali morenti provocano una forte risposta immunitaria e consentono la completa eliminazione delle cellule tumorali rimanenti.

La restrizione calorica attiva l’immunità

Risultati preliminari molto incoraggianti indicano che l’efficacia della chemioterapia può essere notevolmente migliorata riducendo significativamente l’apporto calorico. Ad esempio, nei topi con tumori umani, il digiuno per 48 ore aumenta la sopravvivenza, con quasi la metà degli animali che sopravvive 180 giorni dopo la fine del trattamento mentre tutti gli animali normalmente nutriti morivano.

Due recenti studi primari condotti da gruppi di scienziati francesi e americani suggeriscono che questo effetto positivo della restrizione calorica è dovuto a una maggiore attività antitumorale nel sistema immunitario. Ad esempio, è stato osservato che una dieta sviluppata nel laboratorio del Dr. Walter Longo, che imita gli effetti positivi del digiuno sull’organismo, migliora la risposta di topi con tumori al seno e melanomi alla chemioterapia provocando un marcato aumento dei linfociti killer . Allo stesso modo, le iniezioni di sostanze che imitano gli effetti del digiuno sul metabolismo hanno portato a una diminuzione dei linfociti T regolatori (una classe di globuli bianchi che riducono la risposta immunitaria antitumorale), che hanno migliorato l’attività dei linfociti. letale e ha portato a una marcata riduzione del carico tumorale.

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Mangiare bene significa mangiare di meno

Il team del Dr. Longo sta lavorando con diversi ospedali per determinare se la restrizione calorica migliora la risposta del paziente ai trattamenti chemioterapici e dovremmo sapere presto se questi risultati ottenuti negli animali possono essere applicati all’uomo. Nel frattempo, è interessante notare che gli studi dimostrano che il digiuno fino a 72 ore è ben tollerato dai pazienti e sembra essere associato a una significativa riduzione degli effetti collaterali della chemioterapia. Queste osservazioni non sono sorprendenti dato che il nostro metabolismo si è evoluto per funzionare al meglio in condizioni di scarsità di cibo. Inoltre, la maggior parte delle malattie croniche che attualmente affliggono la popolazione, compreso un gran numero di tumori, sono il risultato diretto di un consumo eccessivo di cibo. Mangiare bene può semplicemente significare mangiare di meno.

Lee Si et al. I cicli di digiuno ritardano la crescita dei tumori e sensibilizzano una serie di tipi di cellule tumorali alla chemioterapia. Sci Transl Med. 2012; 4: 124ra27.

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