Il profilo non lasciava spazio per un altro risultato. Dopo una tappa per i pugili e un cronometro, la terza giornata del 105° Giro d’Italia tra Kaposvar e Balatonfüred è stata segnata dalla prima spiegazione tra i velocisti. E alla fine dei 201 chilometri, lo è Mark Cavendish (Quick-Step Alpha Vinyl Team) che ha vinto questa battaglia per l’ultima tappa in terra ungherese prima del giorno di riposo e il trasferimento in Sicilia. Ben lanciato dai compagni di squadra, l’ex iridato vince davanti al francese Arnaud Demare (Groupama-FDJ) e Fernando Gaviria (UAE-Team Emirates). Nella classifica generale, Mathieu van der Poel (Alpecin-Fenix), 17° di tappa, mantiene la maglia rosa.
Video – Démare è stato battuto da Cavendish nella 3a tappa del Giro!
In fuga di tre corridori, il gruppo resta attento…
Molto pianeggiante, il percorso proposto tra Kaposvar e Balatonfüred (201 km) ha lasciato pochi dubbi.. Quindi i nomi di Caleb Ewan (Lotteria Soudal), Arnaud Demare (Groupama-FDJ), Mark Cavendish (Quick-Step Alpha Vinyl Team) e altri sono venuti direttamente in mente riguardo al risultato di questa ultima giornata di gare sul suolo ungherese. Ma prima di questa prima spiegazione tra i velocisti principali, si è formata una fuga dai primi metri della tappa. E come il primo giorno del Giroversione 2022, abbiamo così trovato… Mattia Bais e Filippo Tagliani (Drone Hopper – Androni Giocattoli).
I due piloti italiani erano comunque accompagnati dal loro connazionale Samuele Rivi (EOLO-Kometa). Logicamente, durante una tappa lunga, senza la minima difficoltà, i tre fuggitivi si sono portati rapidamente in vantaggio anche se le varie formazioni interessate alla vittoria al Balatonfüred non hanno lasciato un distacco significativo per le fughe. Avevano quindi un vantaggio di tre minuti a 90 chilometri dal traguardo su un gruppo guidato da Lotto Soudal, Groupama-FDJ e Alpecin-Fenixsquadra di maglia rosa Mathieu van der Poelvincitore della 1a tappa di venerdì.
Jan Tratnik, primo abbandono del 105° Giro… Bacio e Rivi fatto lo sforzo in mente
Non sorprende che non c’è molto da dire… tranne l’abbandono di Jan Tratnik (Bahrain-vittorioso). Caduto durante la prima tappa, due giorni fa, il pilota sloveno ha preferito lasciare la prova italiana questa domenica. Colui che aveva vinto una tappa due anni fa è quindi il primo corridore ad abbandonare la 105a edizione della Giro. I chilometri sono passati ma il contesto è rimasto lo stesso con un distacco stabilizzato di circa due minuti per il gruppo di testa. A All’inizio degli ultimi 50 chilometri, l’arretrato del gruppo era comunque notevolmente diminuito. Il divario era sceso sotto il minuto.
E mentre Samuele Rivi accelerato con Mattia Bais in testa, Filippo Tagliani è stato raggiunto nel gruppo dopo aver vinto il secondo sprint intermedio della tappa. A titolo informativo, il pilota italiano aveva già vinto la prima poco all’inizio della giornata. Mattia Bais e Samuele Rivi si è quindi impegnato in testa alla corsa per affrontare gli ultimi chilometri con un piccolo vantaggio sul gruppo. Ma la coppia è stata catturata a 27 chilometri dal traguardo.
�’� Giro d’Italia 2022 | Fase 3⃣
📠Balatanakali – km 176GRUPPO COMPATTO
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ðŸ 25 km#giro pic.twitter.com/PSrH4GrmLS— Giro d’Italia (@giroditalia) 8 maggio 2022
Mark Cavendish vince la prima spiegazione tra i velocisti!
Come previsto, la terza tappa tra Kaposvar e Balatonfüred si sarebbe conclusa con uno sprint imponente. Per 10 chilometri, le diverse squadre si sono sostituite per affrontare il piccolo dosso della Tihany (1,6 km al 3,1%), posizionati 16 sedici terminal dalla città di arrivo. Pascal Eenkhoorn (Jumbo-Visma) ha colto l’occasione per piazzare un attacco. L’olandese ha così preso il comando dello scalatore. Approfittando di aver fatto un piccolo distacco sul gruppo, ha deciso di andare in solitaria. Ma il gruppo è rimasto attento e alla fine ha riconquistato il fuggitivo. Tutto sarebbe stato giocato nello sprint. E alla fine dei 201 chilometri, lo è Mark Cavendish che ha prevalso davanti Arnaud Demare e Fernando Gaviria (UAE-Team Emirates). Colui che non aveva più contestato il Giro dal 2013 ha così segnato il suo ritorno attraverso la porta d’ingresso.
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