Mentre Francia e Danimarca si sono piazzate nuovamente negli stessi gironi ai Mondiali in Qatar, il recente confronto tra le due squadre, durante l’ultimo Mondiale in Russia, non ha lasciato grandi ricordi…
Francia e Danimarca non si lasceranno nel 2022. Mentre si affronteranno nella prossima Nations League, le due nazioni si incontreranno anche nel Gruppo D per la Coppa del Mondo in Qatar. Una buona abitudine per le due avversarie che si sono incontrate sei volte dal 1984 durante la fase a gironi di un torneo importante. Con tanti bei ricordi degli Holy Blues a Euro 1984, Mondiali 1998, Euro 2000 e infine quattro anni fa, durante i Mondiali in Russia.
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Come nel 1998, gli uomini di Didier Deschamps si sono già assicurati un posto negli ottavi di finale quando hanno affrontato Christian Eriksen ei suoi compagni di squadra nella terza partita del girone. Da parte loro, gli scandinavi avevano solo bisogno di una cravatta per convalidare il biglietto. Un risultato che è sinonimo di numero uno nel girone azzurro e quindi adatto a tutti. Entrambe le squadre hanno testa a testa e non si sono mai arrese, chiudendo la partita 0-0, la prima della competizione.
Era una purificazione
E ancor più del punteggio, il problema era il contenuto della partita. “ Nel primo tempo non è andata male, ma nel secondo tempo è stata una purificazione. Conosci Olivier Giroud al termine dell’incontro. E l’attaccante tricolore non è stato l’unico ad aver pronunciato parole molto dure alla menzione di questo incontro. “Vergogna di Mosca”, Così intitolato muori zeit In Germania mentre in Brasile, oh globo Il gioco si qualifica come “torturare”. Il tono era identico nella stampa inglese, simile a The Times che ha innescato la scena “miserabile”, o nei media italiani, il Corriere dello Sport sottolineando il “molto povero” incontro.
Ma per Didier Deschamps, che è ancora abbastanza pragmatico, l’essenziale era altrove. “L’obiettivo è stato raggiunto, sì, quello era quello più importante, perché siamo arrivati al primo posto. Non è stata una partita senza partita, o forse alla fine, perché anche i danesi sono stati soddisfatti di questo pareggio che ha assicurato la loro qualificazione. Spiegato dopo l’incontro. Né ci prenderemo rischi sconsiderati fintanto che vorranno quel risultato”.