Marco Materazzi, presente in Qatar per il sorteggio della Coppa del Mondo 2022, si è presentato con un impressionante tatuaggio del Boca Juniors, dove l’ex difensore italiano non ha mai giocato. Ma è un grande fan.
Eliminata dai Mondiali agli spareggi, l’Italia è ancora rappresentata in Qatar per il sorteggio della fase a gironi, questo venerdì dalle 18 Marco Materazzi, ex difensore della Nazionale, è a Doha per l’evento. Giovedì ha preso parte a una partita tra ex leggende e una sua foto in divisa da calciatore ha attirato particolarmente l’attenzione in Argentina. Il giocatore ha rivelato un grande tatuaggio che rappresenta il logo del Boca Juniors sulla coscia destra.
L’ex giocatore dell’Inter, campione del mondo nel 2006, però, non ha mai giocato nelle fila del mitico club di Buenos Aires. Ma ha già proclamato la sua ammirazione per lo Xeneize, in particolare quando ha firmato un altro ex nazionale italiano, Daniele De Rossi, nel 2019-2020.
Materazzi si rammarica di non aver giocato lì
“Quando l’ho visto con la maglia del Boca, alla Bombonera, mi sono pentito un po’, si era confidato. Tornando dieci anni prima, avrei potuto giocare tranquillamente al Boca, ci sarei andato gratis. Era il mio sogno e un’esperienza imperdibile nella vita.”
Non è l’unico hincha in famiglia, ha trasmesso la sua passione al figlio, con il quale ha assistito a un match a La Bombonera durante lo scontro contro gli odiati rivali del River Plate. “Mio figlio è un tifoso del Boca, aveva rivelato a TNT Sports. Ho avuto l’opportunità di assistere a un superclásico a La Bombonera, dove purtroppo il risultato finale non è stato favorevole, ma è stata “una delle migliori emozioni che ho avuto nella mia vita da tifoso e anche da ex giocatore. Forse quello che mi mancava era giocare una partita del genere”.
Materazzi, passato da molti club in Italia (Messina, Perugia, Carpi o Inter, con cui ha vinto la Champions League nel 2010) ha concluso la sua carriera in India nel 2014 a Chennaiyin. Ha 41 selezioni con l’Italia, che ha contribuito a portare sul tetto del mondo nel 2006, durante una finale contro la Francia (1-1, 5 tab 4) dove è stato uno dei protagonisti con un gol e insulti pronunciati contro Zinedine Zidane, espulso per aver risposto con una testata al petto.
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