La Russia ha promesso, mercoledì, una risposta “forte” e “dolorosa” alle sanzioni statunitensi annunciate da Washington dopo che Mosca ha riconosciuto le regioni separatiste in Ucraina.
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“Non ci dovrebbero essere dubbi: ci sarà una risposta forte alle sanzioni, non necessariamente simmetrica, ma ben calcolata e dolorosa per la parte americana”, si legge in un comunicato del ministero degli Esteri russo.
Martedì gli Stati Uniti hanno annunciato una “prima serie” di sanzioni economiche volte a impedire alla Russia di accedere ai finanziamenti occidentali, avvertendo che ulteriori misure erano “sul tavolo” in caso di “escalation” russa in Ucraina.
Un funzionario statunitense ha avvertito che l’intero settore bancario russo potrebbe essere preso di mira con sanzioni.
La diplomazia russa ha risposto nel suo comunicato stampa, che “la pressione delle sanzioni non può influenzare la volontà russa di difendere risolutamente i propri interessi”,
Il comunicato aggiunge che se Washington denuncia “ricatti e intimidazioni”, la Russia rimarrà sempre “aperta a una diplomazia basata sui principi del rispetto reciproco, dell’uguaglianza e della considerazione degli interessi comuni”.
Le sanzioni sono state annunciate anche da Unione Europea, Giappone, Australia, Canada, Germania e Gran Bretagna.
In particolare, Berlino ha congelato il massiccio progetto del gasdotto Nord Stream II, che doveva portare più gas russo in Germania.
Queste misure rimangono per il momento modeste rispetto a quelle promesse in caso di invasione e la Russia può vantarsi di aver accumulato quasi 640 miliardi di dollari nelle sue riserve di valuta estera e 183 miliardi di dollari nel suo fondo sovrano per farvi fronte.
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