I lavori per la stazione di conversione Saint-Hélène-du-Lac in Savoia sono terminati. Report al capolinea del nuovo collegamento elettrico di interconnessione tra Francia e Italia, lungo 190 km ed è costato un miliardo di euro.
È un cantiere sotterraneo e invisibile che tuttavia porta grandi sfide. La Ggestore della rete di trasmissione dell’energia elettrica (RTE) ha completato nel febbraio 2022 la realizzazione della futura interconnessione elettrica tra Francia e Italia.
Una stazione di conversione è stata costruita nel comune di Saint-Hélène-du-Lac in Savoia, nonché un collegamento sotterraneo di 190 km che utilizza in particolare il tunnel del Fréjus per collegare la Maurienne al Piemonte. Questo progetto è costato un miliardo di euro, una cifra condivisa tra Parigi e Roma, e lo è il collegamento sotterraneo in corrente continua più lungo al mondo in questo tipo di tecnologia.
Ma quale sarà il vantaggio per le Alpi di questo progetto? Lo sviluppo delle interconnessioni è essenziale per il successo della transizione energetica, ma sarà essenziale anche per gli inverni a venire. Le interconnessioni consentono anche di mettere in comune i mezzi di produzione e di poter disporre altrove di energia elettrica meno costosa.
A Saint-Hélène-du-Lac, la stazione di conversione sarà in fase di test fino alla fine dell’anno per verificare il corretto funzionamento di questa nuova interconnessione. “Stiamo per testare i transiti in entrambe le direzioni. Stiamo studiando una moltitudine di scenari per garantire che in tutte le situazioni che la rete rischia di incontrare durante la sua installazione, tutto funzioni correttamente.“, spiega un tecnico di cantiere.
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