martedì, Novembre 19, 2024
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Pechino 2022 – Sciare: la regina delle discese si chiama Corinne Sutter! – rts.ch

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La Svizzera è ancora una volta adornata d’oro in una scogliera! La svizzera Corinne Suter ha avuto un ottimo tocco finale per vincere. Alle sue spalle l’Italia ha segnato due gol, con Sofia Giugia e Nadia Delago a completare il podio.

Corinne Sutter si unisce a Heidi Schloniger (1948), Madeleine Berthod (1956), Marie-Thérèse Nadig (1972), Micaela Vigini (1984) e Dominique Jesin (2014) nella storia del pattinaggio svizzero. Un sesto titolo olimpico consente alla Svizzera di diventare il paese di maggior successo nello sci alpino femminile. Grazie a questo titolo di Corinne Sutter, la Svizzera è diventata il primo paese dopo l’Austria nel 1980 a vincere la seconda discesa olimpica. Questa è la prima volta che 4 atleti dello stesso paese hanno vinto 4 titoli olimpici.

Per compiere questa impresa, Corinne Sutter ha indossato la manica perfetta. Lo Schwytzoise, un grande slider, è riuscito a mantenere la sua velocità dall’alto verso il basso della pista. Il fondo è stato appositamente dominato e l’Haito Bowl che regola finemente l’ingresso della valle. È qui che Corinne Sutter ha preso l’oro prendendo il tempo da Sofia Jogja per vincere di 0 per 16 pollici.

Ho fatto tutto, è difficile dire perché mi sento a mio agio nelle grandi riunioni. Cerco di dare il massimo in ogni gara, ma l’adrenalina che viene da queste gare mi aiuta molto. È vero che dopo il Super-G, la delusione è stata enorme, ma il mio team mi ha davvero aiutato ad andare avanti e rifare i bagagli per quella scadenza.

Corinne Sutter, al microfono RTS

La campionessa olimpica italiana in carica è tornata dal nulla dopo aver riportato un infortunio parziale ai legamenti in seguito alla caduta del Super G a Cortina. Ha quasi raggiunto un’impresa XXL. Le italiane, che in Cina non erano molto a loro agio se non per l’argento Brignoni nei panni del Gigante, hanno recuperato con Nadia Delago terza a 0″57.

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Diverse fortune per le altre svizzere

Gli altri tre svizzeri ebbero fortune diverse. La seconda vincitrice delle prove libere, Joanna Hallen, non è stata indegna, ma non ha potuto unirsi alla lotta per le medaglie con un bel sesto posto a 1″29. Jasmine Fleury è arrivata 15a e ha riacceso le polemiche sulla sua presenza sul bronzo del Super G Michel Gisino.

Lara ha deluso Bahrami, solo 16enne a 2”16 senza sbagliare di grosso. Una donna ticinese non avrebbe dovuto trovare le regolazioni giuste a velocità molto basse, ben oltre la top 20.

ATS/amici

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