Contro il flagello della procrastinazione, i ricercatori neozelandesi raccomandano di rompere le scadenze…
Hai una lista di cose da fare lunga quanto il tuo braccio, dieci impegni in sospeso, molti appuntamenti da fissare… ma ti dici “Puoi aspettare fino a domani”? Certo: sei caduto nell’abisso della procrastinazione. Il problema: rimandando il lavoro “a più tardi”, finisci per confonderti.
Come si supera la procrastinazione? È questa la domanda a cui hanno cercato di rispondere i ricercatori dell’Università di Otago (Nuova Zelanda) attraverso uno studio pubblicato sulla rivista specializzata. Indagine economica.
Le scadenze aumentano la procrastinazione
I ricercatori hanno lavorato con un gruppo di volontari che hanno dovuto rispondere a un questionario online. Per alcuni partecipanti, i ricercatori hanno dato una scadenza di una settimana; Per altri, la scadenza era di un mese; Per i restanti volontari, non c’era nessuna scadenza.
Regola? Gli scienziati hanno scoperto che il tasso di risposta più alto proveniva da persone che non avevano una scadenza fissa. Al contrario, il tasso di risposta è stato più basso nel gruppo di volontari che ha avuto un mese per partecipare al questionario.
Come spieghiamo questi risultati? per i ricercatoriLa lunga scadenza permette la procrastinazione e l’oblio: non esiste più il concetto di urgenza. Viceversa, quando non viene data alcuna scadenza, i partecipanti hanno maggiori probabilità di immaginare che ci sia una scadenza implicita, di cui non conoscono la scadenza, con il risultato che il compito non viene rinviato a un momento successivo.Consiglio da applicare quotidianamente!
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