La suspense era già piuttosto vecchia, ma l’Inghilterra non è nemmeno arrivata a metà strada per assicurarsi il biglietto per la Coppa del Mondo 2022 in Qatar lunedì schiacciando San Marino (10-0) con un quad di Harry Kane.
Immancabili nelle qualificazioni, come di consueto, i Tre Leoni hanno conquistato il primo posto nel Gruppo A, davanti alla Polonia, con 26 punti su 30 possibili, dopo aver ricevuto solo due pareggi per otto successi.
Soprattutto, hanno segnato 39 gol in 10 partite e ne hanno subiti solo 3.
Gareth Southgate ha giocato un ruolo importante, regalando al portiere dell’Arsenal Aaron Ramsdale e al centrocampista Emile Smith Rowe la prima partita da titolare, prima di mandare in finale Conor Gallagher del Chelsea nel secondo tempo.
Dal quinto minuto Harry Maguire ha aperto le marcature con un colpo di testa, come aveva fatto tre giorni fa, al nono minuto, contro l’Albania (5-0).
Il destino non ha aiutato San Marino, con un gol contro il suo campo di Filippo Fabri (2-0, 15esimo posto), né arbitrando, una questione difficile in area che ha offerto a Harry Kane due occasioni da gol, che non ha permesso. Scivolata (3-0, 27, 5-0, 39).
Gli altri due gol del capitano dell’Inghilterra, un recupero al servizio di Smith Rowe che ha festeggiato la sua prima scelta (4-0, 31) e uno slalom facilissimo sulla superficie avversaria (6-0, 42), non devono a questo. Chiunque.
Il suo quartetto, il primo nazionale inglese dopo Ian Wright, 18 anni a quasi due giorni fa, lo ha già fatto contro San Marino (7-1), migliorando alcuni record nel processo.
Ha rafforzato le sue fila come il giocatore più internazionale in Inghilterra durante un anno solare con 16 gol e in partite ufficiali, con 43 gol. È anche a soli 5 gol dal record stabilito da Wayne Rooney (53 gol).
Nella ripresa è stato chiamato in classifica Smith Roma (7-0, 58esimo posto), prima che Dante Rossi venisse espulso ad aggravare le cose dalla parte del 210esimo e ultimo della classifica FIFA.
Senza pietà, Tyrone Mings (8-0, 69esimo posto), Tammy Abraham (9-0, 78esimo posto) e Bukayo Saka (10-0, 79esimo posto) hanno cementato il punteggio per rivendicare una vittoria record per quasi 50 anni.
L’Irlanda del Nord taglia la strada per l’Italia
Per l’Italia il Qatar è ancora lontano. In una grande assenza dal Mondiale 2018, i campioni d’Europa in Irlanda del Nord (0-0) hanno perso un biglietto diretto per i prossimi Mondiali, rubato dalla Svizzera, e dovranno giocare ancora una volta su argini incerti.
“Che delusione!” Sospirai Gazzetta dello sport E tutti i media italiani, appena fischiato il fischio finale: la Svizzera ha vinto il lontano, brillante duello contro la Bulgaria (4-0), mentre la scialba Italia non ha potuto forzare la chiusa nord – Irlanda. La Svizzera chiude in testa alla classifica, a due punti dagli Azzurri.
Belfast, dove l’Italia aveva già superato le qualificazioni ai Mondiali del 1958 perdendo in un decisivo match di qualificazione (1-2), sarebbe ancora una volta terra di delusioni per il Nacional.
La squadra di Roberto Mancini ha già perso la velocità e l’entusiasmo che l’hanno portata sul tetto d’Europa cinque mesi fa. Pur avendo il monopolio della palla (quasi il 70% del possesso), avrebbero vacillato contro una difesa affiatata dell’Irlanda del Nord, imbattuta in casa durante le qualificazioni.
Entro marzo, quando le dighe saranno allestite, l’Italia avrà tempo per riprendersi ma anche per rabbrividire pensando allo shock di novembre 2017: questa diga ha perso contro la Svezia (0-1, 0-0), che l’ha privata del Mondiale Tazza. Per la prima volta in 60 anni, la fine del mondo per una generazione di tifo.
La Svezia, che si è piazzata anche al secondo posto nel suo girone, è anche una delle avversarie che l’Italia potrebbe trovare sulla sua strada, con altri potenziali grandi clienti (Portogallo, Polonia, Russia…).
Riportando calma, gioco e titolo, Roberto Mancini sembrava aver scacciato questi fantasmi nell’oblio. Ma si sono scontrati brutalmente con l’Italia a novembre, pareggiando due volte contro la Svizzera (1-1) e poi in Irlanda del Nord.
Come previsto, l’Italia ha sequestrato la palla d’ingresso e ha spazzato il campo nel tentativo di trovare un po’ di spazio tra gli 11 nordirlandesi che si erano completamente ritirati a metà campo.
I tentativi della Squadra Azzurra spesso non hanno avuto l’effetto di innervosire il portiere nordirlandese, che è stato tranquillo davanti a Giovanni Di Lorenzo (8), Nicolo Parilla (18), Lorenzo Insigne (28 e 37) e Federico Chiesa (32).
C’è stata spesso molta fretta nelle scelte degli Azzurri, i cui soliti difensori (Chiesa, Barella, Berardi) non sono riusciti a tirarsi fuori dal tranello.
L’Italia è andata vicina al correttivo anche nella ripresa, con Gianluigi Donnarumma che ha staccato uno stop decisivo davanti a George Savile (51), subito dopo che la Svizzera è passata in vantaggio aprendo le marcature contro la Bulgaria. Anche Leonardo Bonucci ha evitato l’umiliazione di una sconfitta a fine partita salvando una palla calda davanti alla sua linea.
Di fronte alla disperata inutilità della sua squadra (Chesa accanto, 63′), Mancini ha giocato il tutto per tutto, arrestando Andrea Belotti, Federico Bernardeschi e Manuel Locatelli, ma senza cambiare direzione alla gara di rinnovo.
Gli argini che tutta l’Italia temeva ora aspettano il campione d’Europa: questa volta bisognerà vincere, cosa che gli azzurri hanno fatto solo due volte in sette partite dall’incoronazione europea a Wembley.
Lo scienziato? “Sono abbastanza fiducioso, forse lo vinceremo anche noi…”, però, ha detto il viziato ottimista Mancini.
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