La Juventus, ancora agli inizi, è tornata alla vittoria in campionato contro la Fiorentina sul gol del favorito del pragmatico allenatore Massimilano Allegri (1-0), sabato della 12° giornata, grazie ad un gol nei minuti di recupero.
Questa vittoria sul filo non ha tolto tutti i dubbi che circondavano i bianconeri, a lungo incapaci di dare ritmo.
Ma basta per la loro felicità: la Juve e il suo allenatore teorico della “vittoria di testa corta” tornano infatti al successo dopo un pareggio e due sconfitte in campionato e si uniscono in classifica all’avversario di giornata. Resta ancora lontana – 13 punti – dalle co-leader Napoli e Milan che domenica giocheranno contro Hellas Verona e Inter.
La Juve ha approfittato della superiorità numerica nell’ultimo quarto d’ora, dopo l’esclusione del difensore fiorentino Nikola Milenkovic (73′). Ha trovato il difetto, con successo, su un angolo chiuso di Cuadrado, deviato da Cristiano Biraghi (90 + 1e).
Dopo la reazione in Champions League contro lo Zenit San Pietroburgo (4-2), sinonimo di qualificazione agli ottavi, l’inizio era atteso anche in campionato dopo le sconfitte contro Sassuolo e Verona.
– Sans Bonucci ni Chiellini –
Ma questa Juve implacabile in C1 (quattro vittorie in quattro partite) continua a giocare col freno a mano in Serie A.
E l’aggressiva Fiorentina ha fatto molto meglio che difendersi in un’apertura molto equilibrata di 70 minuti.
Un colpo di testa di Giacomo Bonaventura (7°) poi un potente tiro su Riccardo Saponara (33°) mette in pericolo una nuova difesa torinese: niente Giorgio Chiellini, infortunato, né Leonardo Bonucci, subentrato, ma un cardine del Rugan. De Ligt, davanti a Mattia Perin in gabbia, al posto del solito titolare Wojciech Szczesny, anche lui infortunato.
Adrien Rabiot, criticato venerdì dal suo allenatore che sentiva che “doveva fare molto di più”, era ben consolidato. L’ex parigino, che Allegri vuole più gol, è stato illustrato da un contropiede (55°) ma è uscito sotto pochi fischi (79°).
Come spesso il pericolo è arrivato da Paulo Dyabala (sopra, 10°), Alvaro Morata (vicino dopo un sombrero, 50°), e Federico Chiesa (tiro sulla traversa, 75°).
– Shevchenko si avvicinò a Genova –
L’ex esterno della Fiorentina soprattutto ha avuto il merito di spingere in fallo Milenkovic, escluso per un intervento tardivo (secondo giallo), spinta che ha cambiato il finale di gara.
Domenica il Napoli accoglierà Verona, con una nuova maglia da collezione in omaggio a Diego Maradona, in occasione del primo anniversario della scomparsa del fuoriclasse (25 novembre 2020).
Il Milan “riceverà” l’Inter, l’occasione per i rossoneri di portare a dieci punti il vantaggio sui nerazzurri (3°).
“In un derby la classifica si azzera e quello che conterà è la corsa, l’aggressività e la grinta”, ha detto però Simone Inzaghi, prima del suo primo derby milanese.
In fondo alla classifica, La Spezia de Thiago Motta ha conquistato un’importante vittoria contro il Torino (1-0) ed è uscito dalla zona retrocessione (15°).
Questo risultato non è piaciuto al vicino ligure, il Genoa, che è scivolato al 18° posto. Per riprendersi, i nuovi dirigenti americani del club senior di Serie A hanno deciso di separarsi dall’allenatore Davide Ballardini. Secondo quanto riportato, l’ex attaccante dell’AC Milan Andriy Shevchenko, che si è dimesso da allenatore dell’Ucraina quest’estate, dovrebbe sostituirlo.
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