Il ascoltatori Incluso di default nella confezione degli smartphone venduti in Francia, è finita. Il disegno di legge su questo punto è stato votato dal Parlamento e arriverà presto in Gazzetta Ufficiale.
La fine delle cuffie obbligatorie nella scatola dello smartphone
Patrick Chase (Les Républicains), senatore dell’Ain, è all’origine di un disegno di legge volto a ridurre l’impronta ecologica della tecnologia digitale in Francia. Chattare con frandroid Per garantire che i produttori di smartphone non siano più tenuti a includere le cuffie nella confezione per i modelli venduti in Francia.
In origine, la Francia aveva imposto un kit vivavoce per motivi di salute, al fine di ridurre l’esposizione alle emissioni fotovoltaiche. Questo spiega perché i produttori dovrebbero offrire una scatola “speciale” per la Francia: perché è necessario includere le cuffie. Altri paesi non hanno tale legge.
L’articolo 14 bis, introdotto dai deputati dell’Assemblea nazionale dopo la prima lettura, indica che i produttori devono garantire che “Disponibilità di cuffie compatibili con il modello di terminale durante il suo periodo di commercializzazione”. Come spiega il senatore, Articolo 14 IV […] Questo elimina l’obbligo di fornire le cuffie quando si vendono telefoni cellulari”.
E la salute all’improvviso? Il senatore ha spiegato che organismi con esperienza internazionale, come l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), hanno smentito l’idea di una relazione causale tra esposizione a campi elettromagnetici da telefoni cellulari e malattie croniche.
Niente più cuffie o caricabatterie
C’è un punto importante da tenere a mente: i produttori di smartphone saranno ancora tecnicamente in grado di includere le cuffie nella confezione. Niente impedisce loro di farlo. L’unica differenza è che non sono più obbligati a farlo. E tanto vale dirlo subito: sospettiamo che la stragrande maggioranza smetterà semplicemente di includerli. Ciò consentirà loro di avanzare l’argomento dell’ambiente, come fanno molti (hanno già rimosso i caricabatterie dalla scatola). Inoltre, sono positivi dal punto di vista logistico perché non hanno bisogno di istituire un fondo speciale per la Francia. E poi il pass è permesso di fare qualche risparmio.
Tutto questo avverrà gradualmente. Bisogna attendere la pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale. Nessuna data ancora.
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