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Questa è la fine del litigio tra Stati Uniti ed Europa sulla tassa sulle vendite dei colossi digitali. Washington ha definitivamente abbandonato i dazi su Austria, Spagna, Francia, Italia e Regno Unito, cinque paesi dell’Unione Europea che hanno istituito una tassa digitale nazionale.
Nel 2020, questi cinque paesi dell’Unione Europea hanno deciso di imporre tasse nazionali Ai colossi digitali americani, ritenendo insufficiente il loro contributo fiscale. In risposta, Washington ha poi deciso di imporre dazi sui beni europei importati negli Stati Uniti. Ma in realtà, queste tariffe, in particolare su pelletteria e cosmetici francesi, non sono state applicate da Washington.
Alla fine fu raggiunto un compromesso tra americani ed europei. In cambio del ritiro delle tasse nazionali, Washington sospende così le sue sanzioni commerciali contro di loro.
periodo di due anni
Questo accordo è stato concluso sulla scia dell’accordo concluso l’8 ottobre presso l’OCSE, Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico. Firmato da 136 paesi, includeva una tassa minima del 15% per le multinazionali.
Una volta entrato in vigore l’accordo OCSE, cioè entro due anni, la tassazione nazionale cesserà. Washington voleva che entrasse in vigore immediatamente, ma i paesi europei hanno preferito mantenerlo. Si impegnano a pagare le imposte riscosse con l’imposta nazionale su quanto Gafa pagherà ai sensi dell’Accordo fiscale dell’OCSE.
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