TRIBUNI – Più di sessanta oncologi denunciano le ingiustizie: dall’età di 75 anni le donne sono vittime di palesi discriminazioni.
In assenza di una campagna di screening, a partire dai 75 anni, poche donne si sottopongono a mammografia. Pochi medici glielo prescrivono. Tuttavia, il rischio di sviluppare il cancro al seno rimane alto.
Attualmente, nell’ambito dello screening strutturato, tutte le donne di età compresa tra 50 e 74 anni sono invitate a sottoporsi a mammografia ogni due anni per rilevare possibile tumore. Ma queste chiamate cessano una volta raggiunta l’età minima. Pertanto, molti di loro credono erroneamente di avere meno probabilità di sviluppare il cancro al seno: “Alla mia età non rischio più di ammalarmi di questo cancro, e comunque non cambia con l’età… Se non mi chiamano per una mammografia va bene non rischiare nulla! E poi, che senso ha? prendersi cura di me alla mia età? ?…” Queste sentenze, che si ascoltano in consultazione, hanno tutte idee ricevute, a volte condivise da medici, convinti che dopo 75 anni si faccia “Molto vecchio” o quello“Alla loro età, questi granchi sono
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